Oltre la nebbia
L’autunno in Lombardia è spesso caratterizzato dalla foschia e talvolta dalla nebbia. Ci abbiamo fatto l’abitudine e, anche quando si vede poco, non ci spaventiamo nell’uscire di casa e affrontare il tragitto che ci separa da scuola o dal lavoro. Quest’anno il periodo di foschia è più insidioso del solito perché il covid, così come la nebbia, ci impedisce di vedere il nostro futuro, di immaginare come saremo tra qualche mese e, soprattutto, se troveremo la nostra normalità con gli abbracci, le strette di mano, i baci agli amici e le belle serate passate insieme. Un dubbio ragionevole che rischia di bloccarci nelle nostre certezze e ci spinge verso la rassegnazione. In un momento così particolare siamo in molti a temere per la nostra salute e per quella dei nostri cari. Abbiamo fatto di tutto per prevenire il contagio, ci siamo organizzati per non mettere a rischio i nostri affetti e ora, dopo un’estate di sole, siamo ripiombati nel pieno dell’autunno nebbioso. La primavera è ancora lontana ma qualche raggio di sole sembra spingersi oltre la foschia; l’autunno ha i suoi colori, la sua bellezza, le sue gioie e ci prepara alla stagione più fredda. Lasciamo quindi che la bellezza di questa stagione entri dentro di noi per sciogliere la nebbia che offusca in nostri pensieri e permettere a noi stessi, e a chi ci sta vicino, di gioire dei raggi di sole che scaldano la terra e con essa il nostro cuore.
Prepariamo il cappotto ma non buttiamo le magliette e i pantaloncini, ci serviranno ancora perché il sole non sparirà e dovremo poi riprenderci le nostre libertà e le nostre gioie.
E adesso cosa possiamo fare per rendere le giornate meno tristi? Qualche indicazione pratica la si può cogliere dai nostri comportamenti quando ci accingiamo ad affrontare un viaggio con una fitta nebbia. Faremo sicuramente più attenzione ai dettagli, alle piccole cose, per essere certi di mantenere la traiettoria giusta e non ritrovarci fuori strada; rallenteremo in prossimità degli incroci per evitare incidenti, proseguiremo, con la dovuta prudenza e, incontrando altri veicoli (persone), manterremo la distanza di sicurezza evitando di sorpassare per non mettere a rischio la nostra e la loro vita.
Oggi non possiamo vedere il sorriso dei nostri cari perché la mascherina lo copre, ma possiamo vedere i loro sguardi di gioia quando li incontriamo e proprio questi dettagli ci fanno capire che, l’orizzonte che adesso non vediamo, non è sparito ma esiste e ci aspetta.
Oltre la nebbia torneremo a vedere le montagne innevate e le albe più radiose, anche dopo tanti giorni di freddo e di isolamento, ma la gioia di quel momento dipenderà solo dalla responsabilità dei nostri comportamenti di oggi.