OSTEOPATIA E POLMONITE

OSTEOPATIA E POLMONITE

La polmonite è l’infiammazione acuta del polmone (può essere lobare, cioè che interessa uno o più lobi di un polmone, o bilaterale, cioè coinvolgere entrambi).

La causa più comune di polmonite è rappresentata da quella microbica. La parte del polmone più frequentemente colpita dall’infiammazione è quella degli alveoli, cellette poste alla fine dei bronchi più piccoli all’interno delle quali avvengono gli scambi dei gas respiratori (ossigeno - O2 e anidride carbonica - CO2).

In tale sede possono giungere dall’esterno ( o attivarsi dall’interno in pazienti immunocompromessi) germi che iniziano a moltiplicarsi all’interno del polmone per una loro particolare aggressività o per incapacità dell’organismo a far fronte all’infezione sopraggiunta. In tal modo l’infiammazione che si determina causa la produzione di secreto catarrale infetto (pus) che tende a riempire gli alveoli polmonari in circoscritte porzioni del polmone (focolai), rendendo in questo modo sempre più difficili gli scambi respiratori fino alla comparsa di un’insufficienza respiratoria.

È diventata frequente la pratica d'iniziare un trattamento, di solito a base di antibiotici, in caso di febbre accompagnata da sintomi che interessano le vie respiratorie. In caso di mancata risposta nei primi 3-4 giorni di terapia o se si ha il sospetto di polmonite occorre subito chiamare il medico evitando di curarsi da soli.

La polmonite, infatti, necessita di un trattamento medico adeguato.

Questi i principali sintomi che devono "mettere in allarme":

  • dolore acuto al torace, che spesso peggiora quando si tossisce
  • febbre molto alta, superiore ai 38,5°C e accompagnata da brividi, che non accenna a diminuire
  • catarro di colore marrone o striato di sangue
  • frequenza del polso e del respiro doppia rispetto alla norma.

All'esame fisico possono essere rilevati un sensibile aumento del ritmo respiratorio rispetto alla norma (tachipnea) e segni di consolidamento, come i crepitii associati a soffio bronchiale (sindrome causata comunemente da batteri).

Per avere immediatamente informazioni sulla natura, l'entità e l'evoluzione dell'infiammazione, va fatta subito la radiografia del torace. Tecniche di immagine più evolute sono rappresentate dalla tomografia assiale computerizzata (TAC) soprattutto ad alta definizione e dalla risonanza magnetica nucleare (RMN).

Per valutare le condizioni della funzionalità respiratoria sono utili le prove spirometriche, mentre le tecniche scintigrafiche che utilizzano radioisotopi permettono di valutare natura e stato di attività di alcune condizioni infiammatorie a carico del polmone.

La polmonite è una patologia che nel 2007 negli USA ha fatto 52.306 morti e ha provocato l’ospedalizzazione di 1.1 milione di pazienti, con una media di 5 giorni di permanenza in ospedale per la somministrazione di antibiotici, riequilibrio idroelettrico e ventilazione (se necessario).

L’osteopatia si è dimostrata un trattamento che riduce la durata di ospedalizzazione, di somministrazione degli antibiotici e di rischio di morte rispetto alle sole cure mediche standard. Questo tipo di trattamento è stato utilizzato per la prima volta nell’influenza spagnola del 1918, quando la percentuale di morti era del 33% tra i pazienti trattati solo con le cure convenzionali contro il 10% tra i pazienti trattati anche con l’osteopatia.

L’esame obiettivo osteopatico nel paziente con polmonite include una valutazione dei seguenti parametri: restrizioni di mobilità della gabbia toracica, spasmi muscolari, tender point, riflessi viscero-somatici, ostruzioni linfatiche. Tensioni a livello muscolare, alterazioni delle pressioni o input neurologici alterati possono ostacolare il drenaggio e favorire il ristagno degli elementi infiammatori, ostacolando una rapida guarigione. Al contrario alcune tecniche osteopatiche (rib raising, rilascio del diaframma, pompaggio linfatico) favoriscono la circolazione e quindi un bilanciamento dei liquidi interstiziali, la rimozione di sostanze in eccesso, la ridistribuzione delle cellule del sistema linfatico e la filtrazione di materiale del materiale di scarto presente nel liquido interstiziale.

Le controindicazioni al trattamento osteopatico nel paziente con polmonite sono date da fratture ossee, eventi trombotici, presenza di tumori o di infezioni batteriche con costante febbre molto alta. (J Vis Exp. 2014 May 6;(87). Osteopathic manipulative treatment as a useful adjunctive tool for pneumonia. Yao S, Hassani J, Gagne M, George G, Gilliar W.)


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