P𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵à 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪

P𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵à 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪

𝘓𝘢 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵à 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪 è 𝘷𝘪𝘦𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯𝘨𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘰 𝘴𝘶𝘨𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘢 𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪.

La pubblicità promozionale dei servizi e dei prodotti sanitari è vietata dalla legge quando inganna o suggestiona i pazienti e al contempo calpesta la dignità professionale dei medici, come previsto dalla legge italiana (il 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐚 𝟓𝟐𝟓 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋. 𝟏𝟒𝟓 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟖). Lo sottolinea l'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano (𝐎𝐦𝐜𝐞𝐨𝐦𝐢) plaudendo al recente intervento del Commissario Europeo al mercato interno, 𝐓𝐡𝐢𝐞𝐫𝐫𝐲 𝐁𝐫𝐞𝐭𝐨𝐧, che mette la parola fine ai numerosi tentativi di smontare la legge italiana con la scusa della presunta violazione delle normative europee sul libero mercato, sottolinea Omceomi.

"In Italia - spiega il presidente Omceomi 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢 - periodicamente assistiamo a tentativi di smontare il comma 525. In realtà, la normativa italiana non lede il diritto alla concorrenza, né vieta la pubblicità sanitaria, ma pone limiti ben precisi alla pubblicità propagandistica, irrealistica e suggestiva", sottolinea Rossi.

"Periodicamente - prosegue 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚 𝐒𝐞𝐧𝐧𝐚, Vicepresidente Omceomi - ci ritroviamo di fronte a emendamenti che cercano di eliminare il divieto introdotto per evitare che il cittadino/paziente venga condizionato nella sua libera e ragionata scelta su ciò che è bene per la sua salute dalle logiche del libero mercato senza regole.

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