PALTRINIERI: IL TALENTO “SGHEMBO” ED IL SUO TALENT SCOUT

“l’errore diventa virtù: la nuotata sghemba e vincente”, leggo il titolo sul Corriere della Sera, che poi prosegue: “lo stile libero e vincente di Gregorio Paltrinieri si fonda sull’abbattimento dei canoni, sull’errore trasformato in virtù, sulla negazione della media (mediocre) a favore dell’eccentricità”.

La chiave sta nel puntare sul punto forte (il galleggiamento) anziché insistere a correggere il punto debole, ed il merito va ai suoi allenatori che l’hanno capito, lavorando all’allungamento della bracciata e portandolo alla Medaglia d’Oro a Rio 2016.

“Oltre il canone, c’è la specificità - continua Alessandro Pasini – oltre i protocolli, c’è la necessità di aderire alle caratteristiche dell’individuo”.

Proprio l’opposto della teoria e della pratica del Talent Management nel mondo aziendale, che basa la ricerca del talento su profili ideali inesistenti in natura, e su uno sviluppo ossessionato dalla ricerca dei “gap” da colmare rispetto all’”ideal tipo”.

 Ed è una storia di successo all’insegna dell’uscita dalle regole consolidate, che dovremmo ricordarci tutti noi italiani e l’intero Paese, per ricostruire la nostra competitività sulla creatività e l’originalità. Senza dimenticare di aggiungere tanta fatica e tanto lavoro, nei 1.500 metri successivi.

 

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