Pambianconews / Gli approfondimenti della settimana

Pambianconews / Gli approfondimenti della settimana

FASHION / Da volto a manager: cambiano i ruoli degli atleti nello sportswear

Lo confermano le responsabilità affidate a Shaquille O’Neal e Allen Iverson per far crescere il basket di Reebok, o l’ascesa di Stephen Curry in Under Armour. Per l’alto di gamma la nuova scommessa è invece il tennis. Da semplici ambassador a executives. Da leve di marketing a figure con un ruolo attivo nelle scelte direzionali e creative. È questo il nuovo compito di atleti ed ex campioni in forze ai brand sportivi, aziende che oggi si trovano a dover parlare in modo più efficace alle community di riferimento e lo fanno con la voce di chi ha scritto – o sta scrivendo – la storia delle più note competizioni sportive. Dal canto loro, queste ultime sono garanzia di audience globali, tanto che a scommetterci in maniera capillare non sono solo i ‘padroni di casa’, i big dell’athleisure, ma anche le maison del lusso. 

Continua a leggere.

DESIGN / Così il climate change ha rinnovato i metodi e il valore della progettazione

Dialogo con la natura, rigenerazione urbana e una sensibilità per i temi sociali sono da sempre le principali fonti d’ispirazione dello studio internazionale d’architettura fondato a Roma nei primi anni Duemila da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, partner nella vita e nella professione. In due decenni di attività, la coppia italo-giapponese ha firmato numerosi interventi in Italia e all’estero, ora raccolti in una monografia (Alvisi Kirimoto. Storia, Natura, Lavoro, The Plan Editions) che ne illustra i lavori nei campi dell’architettura e dell’urbanistica, degli interni e del design. E dalla quale affiora un’attenzione speciale per la riconnessione dell’uomo con l’ambiente, anche e soprattutto in un’ottica di contrasto al climate change. Leggi qui l’intervista

REAL ESTATE  / Negativo il settore immobiliare in Borsa nel 2023, tengono le società di costruzioni

Se per il mercato immobiliare italiano e internazionale il 2023 andrà archiviato come un anno particolarmente difficile, complice l’aumento del costo delle materie prime, l’incremento dell’inflazione e dei tassi, nonché una crisi economica generalizzata, con la conseguenza di un assottigliamento delle compravendite (pur su valori che in generale si mantengono alti) e un calo degli investimenti, anche per i titoli del settore quotati l’andamento è stato mediamente negativo (-30%). Il comparto, il cui indice di riferimento a Piazza Affari è il Ftse Italia Immobiliare, ha chiuso lo scorso anno su valori inferiori rispetto all’avvio. Il paniere del real estate italiano ha inaugurato il 2023 a quota 10.180 punti, per toccare un massimo di 10.573 il 24 gennaio e un minimo di 5.693 il 26 ottobre, a fine anno, il 29 dicembre 2023 ha terminato gli scambi a 6.658 punti. Continua a leggere.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate