Pandemia e Social Media: come cambia la comunicazione aziendale
Oggi, i marketer hanno un grande alleato: la tecnologia. Negli ultimi anni, causa anche la forte accelerazione verso il digitale, sono notevolmente aumentate le cosiddette MarTech Company – imprese innovative che mettono in campo tutta la loro esperienza e la loro passione per unire marketing e tecnologia.
Nasce così, tre anni fa, a Catania CREATIONDOSE – MarTech Company impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative per il coinvolgimento di community di persone (creator, influencer, …) nella realizzazione di campagne pubblicitarie. CREATIONDOSE si rivolge a tutti quei brand internazionali B2C - operanti nel mondo del food, del beauty, del fashion, … - che vogliono realizzare campagne di marketing sui principali social media del momento – da TikTok a Twitch, da Facebook ad Instagram - per raggiungere, in prevalenza, la generazione Z e i millennial. Tra le realtà che hanno deciso di affidarsi a CREATIONDOSE possiamo citare anche grandi nomi come, ad esempio, Foppapedretti, Ramazzotti, eBay, Mediaset Play e Rolling Stones.
Da quando tre anni fa, Alessandro La Rosa – CEO e Founder della startup – decide, con i suoi due cofondatori, di dar vita ad un vero e proprio marketplace in cui le competenze dei vari specialisti dei social media (creator, videomaker, fotografi, ecc.) potevano incontrare le esigenze delle aziende clienti, di strada ne è stata fatta – sia in termini dimensionali che di business. Oggi, CREATIONDOSE conta oltre 45 soci ed investitori ed oltre 20 dipendenti.
“La nostra filosofia è che l’azienda non sia solo dei fondatori ma anche di tutte quelle persone che ci lavorano all’interno. Ecco perché quasi tutti i nostri contratti di lavoro prevedono all’interno delle stock option e con il tempo quasi tutti i collaboratori sono diventati soci”.
CREATIONDOSE offre servizi di influencer marketing, di ricerca (hanno sviluppato strumenti per aiutare i brand ad individuare i futuri trend, comprendere la tipologia di comunicazione da sviluppare e su quali canali, quali creator ingaggiare al fine di riuscire a raggiungere e coinvolgere il proprio target di riferimento), di analisi (hanno sviluppato strumenti per facilitare il raggiungimento degli obiettivi delle metriche chiave), di user generated content e media content (spot non solo sui social ma anche sul web con la partecipazione di community di professionisti).
Il business di CREATIONDOSE è un business facilmente replicabile anche all’estero. Non necessita di sedi fisiche, essendo completamente digitale, ma piuttosto di una precisa e dettagliata pianificazione delle strategie di comunicazione al fine di sviluppare nuove community in ogni nuovo Paese presidiato. Ambizione della startup è proprio quella di penetrare, entro la fine dell’anno, nuovi paesi europei – solo dopo, però, aver efficientato il business nel mercato italiano.
Dopo anni di continua crescita, arriva la pandemia. Come ha impattato l’attività?
“Nel primo semestre si è registrata una brusca battuta d’arresto per tutto il mercato pubblicitario, sia digitale che offline. Molti brand hanno tirato il freno a mano sui budget pubblicitari e hanno sospeso le attività in programma. Vi era troppa incertezza su quello che sarebbe potuto accadere in futuro. Poi vi è stata una netta ripresa. Le imprese hanno capito che bisognava digitalizzarsi, era l’unico modo per raggiungere i propri clienti. Hanno capito che bisognava fare pubblicità sul digitale per rinnovarsi e raggiungere le nuove generazioni (soprattutto la generazione Z). Chi aveva la forza di farlo l’ha fatto, chi fino a quel momento aveva rimandato il passaggio al digitale, lo ha fatto. Questo ci ha portato a crescere, solo l’anno scorso, del 400%. Direi che non ci possiamo lamentare”.
Quali saranno i trend futuri in questo mondo?
“Gli e-commerce saranno il futuro. Si venderà sempre più online ma i negozi fisici non spariranno, si rinnoveranno. Il negozio diventerà più esclusivo, diventerà una boutique in cui vivere un'esperienza unica. Gli eventi non saranno più o solo fisici o solo virtuali ma saranno un mix tra i due. Per quanto ci riguarda, nello specifico, sta crescendo e crescerà tantissimo l'utilizzo di TikTok, di Twitch e, di conseguenza, di tutte le nuove forme pubblicitarie all'interno di questi canali. Cresce anche l'utilizzo delle live così come quello di tutte le forme di comunicazione molto brevi (15/20 secondi) in formato video – utilizzate dai creator per coinvolgere la propria community e lanciare dei veri e propri trend pubblicitari. Oggi l’utente ha una soglia dell’attenzione molto bassa, quindi, la vera sfida è riuscire a creare un contenuto pubblicitario/media che possa ‘incollare’ l’utente davanti allo schermo. Obiettivo di tutti i brand è quello di rimanere impressi nella mente dei consumatori e questo, in un mercato altamente competitivo e dinamico, diventa sempre più complicato. Ad ogni modo, tutti questi trend saranno trasversali a tutti i settori”.
Il social media marketing, che rispetto ai mezzi pubblicitari tradizionali risulta essere anche più economico, può essere molto vantaggioso per le piccole e medie imprese: può aumentare i ricavi, può garantire una maggiore visibilità ai prodotti e ai servizi offerti, può aumentare la brand awareness, può migliorare la reputazione aziendale e può trasformare clienti potenziali in clienti abituali. Il tutto, però, a fronte di una corretta impostazione della strategia sui social che prevede quattro principali step: (i) la definizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere, (ii) lo studio dei principali competitor per capire come si muovono, (iii) la scelta dei corretti social network da utilizzare in base al target di clientela e, infine, (iv) lo sviluppo di un vero e proprio piano editoriale.
Parlando con Alessandro, CEO e Founder di CREATIONDOSE, emerge un qualcosa che forse in molti non si sarebbero aspettati. Se è vero che tra i clienti della startup vi sono prevalentemente grandi brand internazionali è altrettanto vero che vi sono anche diverse piccole e medie imprese che, a fronte della situazione d’emergenza, hanno accelerato il processo di digitalizzazione e quello dell’uso dei social media, andando a comprenderne e a sfruttarne tutti i benefici e andando a trovare un nuovo modo di comunicare alle nuove generazioni (i veri consumatori di domani). Empatia, impegno sociale, trasparenza, digitalizzazione e social media sembrano essere solo alcune delle parole chiave per il successo nel futuro.