Pangea
Condivido le parole del mio amico Luca Lopresti, creatore e anima di Pangea, impegnato attivamente con progetti finalizzati a (ri)dare dignità a donne e bambini, e quindi all’umanità, nelle zone disagiate del mondo.
Non credo serva aggiungere altro e, siccome lui non lo ha fatto, indico io il loro sito: pangeaonlus.it
Lo so, me lo dite tutti: la guerra fa parte delle nostre vite e siamo portati ad accettarne l’esistenza. Ma io non posso credere che ci assuefacciamo ad immagini che superano la dimensione della realtà sensibile. Non posso credere che non si provi dolore vedendo una madre che nel fondo dell’oceano abbraccia forte suo figlio. Un bambino morto su una spiaggia, il corpo sventrato dalle bombe o stuprato da un uomo. Non ci credo che siamo disposti ad accettare che i giochi di potere possano non tener conto della vita delle persone. Non voglio crederci! Dunque dico: rompiamo il silenzio perché il silenzio ci rende complici! Agiamo senza aspettare il politico di turno o che torni il Messia! Adoperiamoci in piccole azioni di pace consapevoli che saranno parte di una grande azione collettiva! Non sono un visionario, Pangea ogni giorno fa questo. Con poche risorse ma grande cuore. Sbagliando e mettendosi in discussione. Ricominciando da capo senza mollare mai. Non è uno slogan di raccolta fondi credimi è l’esemplificazione che un mondo migliore se vogliamo si può davvero costruire. Detto ciò sono sinceramente consapevole che Pangea non fermerà le guerre, non cambierà il mondo ma per certo so che un solco lo traccerà e per certo sono oltremodo convinto che qualcuno lo seguirà e passo dopo passo; donna dopo donna; bambino dopo bambino, cambierà il mondo! Io ci sono, Pangea c’è e ricorda: basta crederci e saremo tutti Pangea! 💪🏻❤