Parigi
Jouy-en-Josas. A una manciata di chilometri da Parigi.
22 anni. La sensazione di andare alla scoperta del mondo. Il mio “viaggio al centro della terra”.
Studente in Bocconi, decido di propormi, visto il mio buon francese, per uno scambio Erasmus. Opto per HEC- Hautes Etudes Commerciales, la più prestigiosa facoltà di Economia di Francia.
Quello che mi attira e’ l’esperienza internazionale, la possibilità di conoscere giovani provenienti da tutto il mondo e la suggestiva location, ovvero un vero e proprio campus universitario immerso nel verde.
Passati i test di accesso, mi accingo a cominciare la più incredibile ed entusiasmante esperienza della mia vita.
Parto a settembre con previsione di rientro già a dicembre, ma con la ferma intenzione da parte mia di proseguire la fase transalpina ancora per un po’.
Tanti sono gli episodi di quel magico periodo ma quello che più mi interessa raccontare qui e’ la sliding door che mi ha fortemente avvicinato al mondo professionale che percorro da 26 anni.
Uno dei corsi che frequento e’ Finanza internazionale. Oltre 100 studenti e un brillante professore che ogni venerdì mattina ci spiega i segreti dei mercati, dei tassi e così via.
Per ottenere il massimo dei voti nell’esame in questione, appare evidente che oltre all’esito dell’esame finale occorre inventarsi qualcosa.
Il Cuore mi guida, l’istinto e un po’ di follia.
Propongo al Prof. di tenere ogni settimana uno speech in francese in aula sui temi di finanza legati all’attualità.
Insomma, mi butto. Con l’aggravante che tutti i giovedì sera c’è la mitica serata party al Campus con rientro in camera non prima delle 3. E non sempre in condizioni splendide. Speech alle 9...
Li’ comprendo due cose.
La passione per tutti i temi legati alla Finanza e il piacere di donare agli altri qualcosa.
C’è anche l’umano desiderio di sentirsi importante, apprezzato. La soddisfazione, ogni volta, dell’applauso scrosciante di tutti i presenti non lo dimenticherò mai.
I quattro mesi volano.
Riesco a chiudere tutti gli esami con 30 o 30 e lode, voti che mi verranno riconosciuti una volta rientrato in Italia.
Ma non sono ancora del tutto soddisfatto.
Voglio lavorare. A Parigi. In città, in centro.
Adoro Parigi. Voglio respirarla, per qualche altro mese.
Ho quasi finito i soldi e non voglio pesare sui miei. Contatto un amico tedesco che alloggia nel Quartiere Latino. Lo pago per quanto posso. Dormo per terra, su un materasso di fortuna. Per altri tre mesi.
La mattina mi alzo, mi vesto, giacca e cravatta. Vado in centro, in una Banca americana per uno stage importante, la mia prima vera esperienza di lavoro.
Che mi avvicina ancora di più al mondo della consulenza finanziaria.
Mi occupo di seguire l’iter autorizzativo per la distribuzione in Italia della sicav di casa.
E soprattutto lavoro con il direttore generale (donna, tipo la Meryl Streep de “Il diavolo veste Prada”), con il direttore marketing e con i gestori di portafoglio.
Quello che sento è che avrei lavorato in mezzo alle persone. Capisco che amo il lavoro in team, che vorrei crescere e in futuro fare crescere le persone.
La Selezione nasce un po’ da qui. Quando per anni hai contribuito alla crescita di risorse interne, desideri concentrarti sulla crescita esterna. Così è stato per me.
Nella prossima puntata inizia il mio lavoro...italiano!
Io sono quello che sono stato.
#peoplehunter
Consulente Finanziario & Manager | Guido i clienti verso scelte di investimento consapevoli e allineate agli obiettivi di vita I Seleziono Consulenti Finanziari di successo che condividono i miei valori
4 anniBravo Alessio! L’Erasmus e’ stata una straordinaria esperienza di vita anche per me, 9 mesi indimenticabili a Toulouse che ricordo sempre con grandissimo piacere ed emozione