Pensare agli obiettivi: il nuovo ruolo del consulente finanziario

Pensare agli obiettivi: il nuovo ruolo del consulente finanziario


“In Inghilterra, dopo la crisi del 2008, hanno lanciato un programma di educazione finanziaria nelle scuole. Dopo 10 anni, la ricchezza delle famiglie che aveva partecipato al corso è aumentata del 16%”. È iniziato così il colloquio tra me e Antonio Scicchitano, consulente finanziario di Widiba. Con un dato. Un numero inequivocabile che mi ha lasciato spiazzato. Io che mi aspettavo una persona ingessata che provasse a vendermi, che ne so, una polizza, un’assicurazione sulla vita, un piano di integrazione alla pensione. Invece no, invece abbiamo parlato di educazione. 

Perché in Italia siamo così restii a parlare di educazione finanziaria?  

Forse perché parlare di soldi nel nostro Paese è un tabù, oppure perché riconosciamo tante figure come “autorevoli” (anche se sempre meno, il medico, l’avvocato, l’architetto, il commercialista) e al tempo stesso pensiamo che invece i soldi sono roba nostra. Qualcosa in cui è bene che non entri nessuno. Eppure, non tutti abbiamo le competenze per fare le scelte giuste, a livello di investimenti. Molti di noi, compreso il sottoscritto, vengono dalla cultura del materasso e del mattone. Ovvero: conservo ciò che è in più e se investo compro case. 

Non che sia sbagliato, ma è davvero l’unico investimento possibile?

Una mancanza imperdonabile, quella dell’educazione finanziaria e della sensibilizzazione sul tema, che è lasciata alla preparazione (o impreparazione) dei singoli. Durante il nostro colloquio, avvenuto in un bar molto informale di Bologna, ho provato a spiegare ad Antonio perché non avevo mai pensato ad un consulente. Credo di essere stato sincero. Gli ho parlato dell’ambiente in cui sono cresciuto, del mio cambio repentino da dipendente a libero professionista, e di altre cose molto personali.

Lui mi ha ascoltato, spiegandomi che l’Italia è uno dei paesi meno acculturati finanziariamente parlando. Gli unici investimenti contemplati erano quelli sul mattone e sui titoli di Stato. Nel frattempo, però, è successo che il mattone è calato del 30% e i tassi di interesse dei titoli di Stato si sono quasi azzerati.

Ma uno come me che non ha mai rischiato, come fa a investire su qualcosa di diverso da un titolo di Stato?”, gli chiedo mentre bevo un bicchiere di vino. Glielo chiedo con sincera curiosità, approfittando della sua cortesia.

"Con un consulente finanziario che ti chiede qual è il tuo obiettivo. Vedi – mi spiega con calma – c’è chi vuole mettere da parte dei soldi per comprarsi una casa. Chi vuole far studiare i propri figli, chi vuole comprarsi la seconda macchina. Poi c’è gente che, ad esempio, vuole investire per poter smettere di lavorare prima di quanto oggi il sistema pensionistico permetta”.

Penso ai miei di obiettivi, al vecchio adagio di mio padre, cresciuto in campagna: “mettiamo il fieno in cascina per quando arriva l’inverno”. Penso alla sua saggezza, ai sacrifici fatti da mia madre per portare avanti, da sola, una famiglia, qualche anno più tardi. Quando l’inverno dei nostri risparmi era arrivato. E mi chiedo se c’è un modo di coniugare la loro intelligenza, la loro parsimonia, la cultura tradizionale con qualcosa che sia più vicino alla mia epoca, al mio tipo di lavoro, all’instabilità che è al tempo stesso flessibilità. Se non è il caso forse, di considerare l’idea di un’educazione finanziaria più strutturata. Saluto Antonio, lo ringrazio e gli dico che lo richiamerò presto. Lui mi dice “se pensi che ti possa essere utile”. E io apprezzo. Nell’epoca in cui chiunque prova a venderti qualcosa, lui ha scelto di parlarmi di obiettivi, i miei. E allora non resisto, e andando via gli chiedo se non si sente un po’ in difficoltà a sapere cose così personali dei suoi clienti.

Noi consulenti finanziari siamo un po’ psicologi, un po’ confessori, molto amici. Ma è un tipo di amicizia che non può prescindere da una grande lucidità”.

Lo ringrazio, come si fa con un amico, anche se lo conosco da mezz’ora. Un amico lucido, come un consulente finanziario. 

Andrea Paolucci

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6 anni

...hai dimenticato l'assicuratore o sbaglio?😀

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