Pensieri dal balcone

Pensieri dal balcone

Sono da sempre una viaggiatrice (attenzione, una viaggiatrice non una turista) e un’amante dell’avventura nel rispetto della natura, sono da sempre una persona che si emoziona davanti ad un’alba o ad un tramonto dai colori accesi, davanti a panorami naturali che tolgono il fiato, davanti a opere maestose costruite dall’uomo, davanti a sorrisi smaglianti di bambini che vivono nel nulla e di nulla ma che trovano sempre la forza di sorridere.

Abituata a non stare mai ferma, ora mi trovo in sosta forzata per colpa di un nemico invisibile chiamato Covid-19, un nemico che sta mettendo a nudo tutte le nostre debolezze. In questo tempo sospeso, dove ognuno di noi ha la possibilità di pensare alle proprie emozioni, di fermare la corsa verso l’autoaffermazione, verso l’individualismo, verso lo spirito di competizione che contraddistingue molte delle nostre giornate, mi trovo a fare i conti con pensieri e sensazioni molto contrastanti fra loro.

Sicuramente c’è l’incertezza del futuro professionale, l’unica vera e grande paura, c’è il dolore per tutte le persone scomparse, c’è la rabbia perché a morire sono sempre le persone migliori e non chi disprezza la sua vita e quella altrui. Ma in questo clima di “tragedia” e di sospensione ho riscoperto piacevolmente una città, Milano, che avevo cominciato pian piano a odiare. Uscire sul balcone e godere di un silenzio surreale, non vedere code interminabili di auto che suonano il clacson per restare comunque nello stesso punto, respirare un’aria pulita e frizzante, leggere e apprendere dai social che in molte delle nostre città gli animali si stanno riappropriando degli spazi che noi gli abbiamo rubato…

Tutto questo, nonostante tutto, riesce a rendermi serena perché noi abbiamo distrutto il pianeta e il pianeta ci sta dando una grande lezione di vita! Forse mi tirerò dietro l’ira di molte persone ma io stessa sono senza lavoro in questo momento e io stessa farò i conti con le bollette da pagare ma non riesco a non vivere questo momento come una sosta forzata da cui dovremo riprenderci in fretta ma consapevoli che dovremo per forza cambiare il nostro stile di vita.

Proprio due giorni fa stavo leggendo un articolo su come cambierà il clima nei prossimi 50 anni se non cambieremo le nostre abitudini:

Prendetevi qualche minuto anche voi per visionare il video perché quando i riflettori sul Covid-19 si spegneranno, si spera il più presto possibile, noi dovremo per forza aver tratto qualche insegnamento da questo evento storico e non dimenticarcelo in fretta come spesso accade. Il rischio è che tra 50 anni e forse meno, non per me vista l’età ma penso ai miei nipoti, potremmo anche non aver più delle case in cui rifugiarci poiché spazzate via dagli eventi climatici estremi! Dovessimo mai arrivare a quel punto, non esisteranno soldi sufficienti per arrestare la forza della natura.

Anche chi crede che il denaro compra tutto dovrà fare i conti con una realtà ben diversa. 

Mi piacerebbe quindi invitare tutti quelli che vivono ed alimentano una TV spazzatura, che popolano gli stadi la domenica favorendo compensi miliardari per coloro che rincorrono una palla, che hanno permesso la riduzione di investimenti dedicati all’istruzione, alla salute, alle opere pubbliche e a tutto quello che è realmente necessario, a capire che questo non è un film ma è vita reale! 

Mi auguro, appena potrò uscire di nuovo da casa, di non vedere più file di grossi SUV che affollano le strade di Milano solo per dar modo ai loro conducenti di mostrare il loro status quo (magari per 10 minuti di strada casa-lavoro senza sapere a cosa servono realmente le ridotte della loro auto). Mi auguro che non ci saranno più tre auto per ogni nucleo famigliare quando la nostra città, così come altre città italiane, offre una vasta gamma di car-sharing, mi auguro di non vedere più mezzi vecchi e inquinanti ancora in circolazione e mi auguro che la sostenibilità, in tutte le sue forme, diventi una realtà immediata ed imminente e non del futuro. E soprattutto desidero poter riprendere presto a fare il lavoro che amo, VIAGGIARE! Consiglio a tutti di diventare dei viaggiatori perché scoprire il mondo è la più bella lezione di vita che nessun libro o nessun corso formativo vi può donare!

Sottoscrivo anch’io Vania

pascale cecile frechou

INCENTIVE & EVENTS MANAGER at SARA ROSSO INCENTIVE

4 anni

Bellissime parole Vania

Josef Wolf

Owner of DANUBIANA SRL, specialized in incentives travels and congresses in Hungary and Czech Republic. Professor of Russian language and literature.

4 anni

Cara Vania, il vero viaggiatore ama la libertà. Viaggia perché vuole conoscere se stesso, non segue le mode. Viaggia perche ama la vita, la sua, vuole conoscere i suoi limiti. Il vero viaggiatore non ama la banalità, riesce ad apprezzare un posto che nessuno comprende. Il vero viaggiatore è un sognatore, sognatrice che trova la sua vera identità poi ritorna a casa sua, riprende la vita quotidiana e sogna il prossimo viaggio per comprendere la sua vocazione. Un giorno però potrebbe anche non ritornare da un viaggio perche da qualche parte nel mondo trova la sua felicità.

Don John

Event Manager at Pure Health

4 anni

Good post

Davide Verdesca

Chairman & CEO presso SG Company Società Benefit S.p.A.

4 anni

Brava Vania, hai guadagnato tanti tanti punti. Complimenti veri...

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