Perché dovresti leggere "Oppenheimer"?
Quando ho deciso di scrivere questo articolo di recensione al libro "Oppenheimer" di K. Bird e M.J.Sherwin (edito in Italia da Garzanti Srl ) l'ho fatto anzitutto perché è un libro che ho letto e che mi ha profondamente colpito. D'altronde questa è la motivazione che guida e guiderà ogni mio articolo di questo tipo. Ma c'è anche un altro motivo. Dato che commentare un libro solitamente ha come scopo quello di consigliarne la lettura, suggerire la lettura di questo libro mi è apparsa subito come una interessante sfida da accogliere. La domanda che mi ha guidato è stata proprio questa: Come si fa la recensione di un libro come Oppenheimer - Trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica ?
Quella di cui stiamo parlando è un opera biografica di oltre 800 pagine nelle quali sono racchiusi alcuni degli eventi chiave dello scorso secolo. Ma sopratutto è il racconto della vita dell'uomo che è passato alla storia come il "padre" della bomba atomica. Si potrebbe quindi pensare che sia facile consigliarlo a un lettore di biografie storiche. O a un appassionato di fisica. Ma non è un libro facile da consigliare per il semplice fatto che "Oppenheimer" non è un libro facile. E non è solo per la dimensione del libro. O per la sua fitta sequenza di nomi, date e citazioni (solo tra note e bibliografia sono più di cento pagine) o per i continui salti avanti e indietro nel tempo. Questo libro ha un taglio prettamente giornalistico ( il libro è stato anche premiato nel 2006 con il premio Pulitzer nella categoria biografie). Infatti tutte le caratteristiche precedentemente elencate lo rendono un libro preciso e completo nella descrizione dei luoghi, degli avvenimenti e dei suoi personaggi. Ma di certo non possiamo parlare di una lettura scorrevole, rilassante o poco impegnativa.
Torna prepotente la domanda del titolo: perché dovresti leggere "Oppenheimer"?
Che il protagonista, Robert J Oppenheimer, sia una delle figure più affascinanti e contraddittorie dello scorso secolo potrebbe già essere un buon punto di partenza. È un'esperienza avvolgente poter fare la conoscenza di questo intellettuale così importante per la sua epoca. Un uomo la cui personalità ricordava più quella di un abile amministratore e di un intellettuale dalla deliziosa arte oratoria piuttosto che quella che si tende ad affibbiare allo scienziato e al fisico. Seguire la sua vita in tutta la sua pienezza, dalle difficoltà adolescenziali alla carriera accademica, e poi il successo planetario e infine la sua tanto triste quanto ingiusta caduta, è un viaggio estremamente motivante ma anche duro, difficile e con un amaro finale.
Un altro buon motivo è che la storia di Oppenheimer racconta anche un pezzo di storia degli Stati Uniti d'America. Dall'antisemitismo alla paura rossa e quindi al maccartismo. La storia del XX secolo racconta di un America incapace di non avere un nemico e frettolosa nella scelta delle misure da adottare per combatterlo. Di un paese capace di dare i natali o di accogliere alcune delle più brillanti menti del pianeta ma che poi finisce per appoggiare e sostenere uomini dalle dubbie qualità e guerrafondai.
D'altronde questa storia e questo libro hanno un apice narrativo evidente. I giorni bui della seconda guerra mondiale, la minaccia nazista, la corsa contro il tempo per la realizzazione della bomba e infine il suo utilizzo. Sono questi i momenti topici di questa biografia che racconta di una vita, quella di Oppenheimer, prima della bomba atomica e dopo di essa. Ed è proprio nel racconto di questo periodo che si trova il terzo e ultimo motivo per il quale vi consiglio questa lettura. Nel vibrante racconto di quei giorni terribili, nella descrizione della creazione della nuova arma mortale, e della sua gestione da parte dell'umanità che l'ha creata, ho trovato tante informazioni utili a capire la realtà nella quale vivo. Nella quale tutti noi viviamo. Gettare uno sguardo alla storia recente, nonostante appaia così lontana, può essere un ottimo modo di osservare il nostro presente e in particolare l'attuale situazione geopolitica, con occhi diversi. Forse più consapevoli. E forse per questo anche più preoccupati.
Nella vita del "Prometeo" americano di origine ebrea c’è tutto quello che serve per una grande storia. La formazione, l’ascesa, i dubbi e la caduta. E infatti da questo personaggio e da questa erudita biografia è stato ispirato uno dei più talentuosi registi contemporanei, Nolan, che porta nelle sale di tutto il mondo il film omonimo nel 2023.
In Italia "Oppenheimer" uscirà domani, circa un mese dopo rispetto agli altri paesi, e su Robinson di La Repubblica Christopher Nolan ha raccontato alcuni retroscena riguardo il concepimento del film. Si è soffermato ad esempio sull'importanza dell'Oppenheimer nel dopo guerra. Quando la politica si affida alla scienza perchè guidi il popolo ma allo stesso tempo la costringe a sostenere le sue decisioni. Ma anche tutta la fase di crescita e di ricerca di sé dell’Oppenheimer adolescente è catartica e importante. Perché avviene in un periodo storico dove tutto è in discussione ed è la stessa società alla ricerca di una nuova identità che sia coerente con le grandi scoperte e le nuove verità. Infatti tra i personaggi del film (e del libro) troviamo Albert Einstein. Anziano, ribelle e in totale rottura col mondo politico. Proprio quello scienziato che nei primi anni del secolo aveva trascinato il mondo nel futuro con la sua teoria della relatività ridotta e che era stato di ispirazione per tutta una nuova generazione di scienziati dei quali faceva parte anche lo stesso Oppenheimer.
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Del film non posso dirvi più di quanto non sia già stato detto. Potrò farlo una volta che ne avrò avuto visione. Se non lo avete già fatto potete dare un'occhiata al trailer qui sopra. Certamente è uno dei film più attesi dell’anno. Tante le importanti personalità che compongono il cast stellare voluto da Nolan per questa opera cinematografica tanto lunga quanto ricercata (la pellicola è da 180 minuti di cui una buona parte in bianco e nero).
Potrei scrivere del solito cliché del libro che è meglio del film. Che è sempre preferibile leggere prima l’opera scritta e poi andare a vedere quella in sala. Ma non lo farò. Ovvio che saranno molto diversi. Nel film potremo trovare una versione immaginifica e ben interpretata della storia ispirata dal libro scritto da Bird e Sherwin. Nel libro invece troveremo le informazioni complete e gli approfondimenti sul protagonista e sulle varie sotto trame che si aprono nel racconto storico dell'epoca.
Il mio invito è quello di leggere il libro e di guardare il film nell’ordine che preferite. Sono certo che il film riuscirà a colpirci mostrandoci la potente quanto terribile storia del “padre della bomba atomica”. Per quanto riguarda il libro posso assicurarvi che può essere un incredibile viaggio. Ma un viaggio a cavallo e attraversando le montagne. Difficoltoso e stancante ma assolutamente soddisfacente e ispirante. Questo libro è una finestra su di un secolo tanto brillante quanto oscuro del quale forse conosciamo troppo poco seppure fosse solo un'attimo fa.
Riesco a scorgere a prima vista la grande energia intellettuale di Oppenheimer, che era l'indiscusso leader del nostro gruppo.
Quell'esperienza è per me indimenticabile.
H. Bethe
Avevamo capito che il mondo non sarebbe stato più lo stesso.
Mi erano tornati alla mente alcuni versi del Bhagavadgītā, con Visnuche cercava di convincere il principe a fare il suo dovere; per far colpo su di lui, assunse la sua forma a molte braccia e disse: "Sonodiventato Morte, il distruttore del mondo".
R.J. Oppenheimer