Perché i meme hanno conquistato il web
Perché i meme hanno conquistato il web
Comunicare in modo semplice ed efficace è sempre stata la prerogativa di ogni canale social. Per questo oggi, era dei messaggi senza limiti – una volta un sms di due pagine era capace di costarti quanto il PIL degli Stati Uniti – utilizziamo più volentieri le emoticons.
Un’immagine d’altronde, si dice valga più di mille parole: con i meme, il web ha superato sé stesso veicolando l’ironia direttamente con un messaggio visivo, spesso – ma non sempre – corredato da qualche parola di contestualizzazione.
Partiamo dalle basi: cosa indica il termine meme?
Sebbene venga utilizzato per divertimento, l’origine del termine meme ed il suo significato risalgono al 1976, quando Richard Dawkins in "Il gene egoista" ne parla come
la minima unità culturale capace di replicazione nei cervelli umani.
Sostanzialmente, un evento divertente come un video, una frase detta da una persona, persone conosciute per specifiche frasi, certi atteggiamenti, con una fama di un certo tipo alle spalle: tutto può diventare immagine da adattare alla situazione. Questo è legato ad un background sociale comune, un linguaggio fatto di immagini, eventi, modi di dire e associazioni che tutti conoscono e riconoscono facilmente. Si parla in questo senso di “unità auto-propagantesi” perché in grado di essere comprese, interiorizzate e riutilizzate in modo quasi automatico dal parlante.
Questo probabilmente è uno dei meme più famosi e longevi del web. Risale al 2016, quando viene diffuso il video del brano "Hotline Bling" di Drake. Il brano ha attualmente 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni.
Di questo video, alcuni pezzi sono stati estrapolati per creare meme come il seguente, dove Drake compie un gesto di discostamento ed in seguito uno di approvazione.
È iniziata così la diffusione di immagini come la seguente dove il significato del meme viene adattato a tutto ciò che ci piace o non ci piace. Spesso le due cose sono agli opposti, o comunque vengono viste genericamente come qualcosa che può piacere o non piacere.
Questo genera spesso altri fenomeni come commenti fortemente ironici che diventano famosi quasi quanto le immagini stesse, ri-condivisione ed approvazione da parte di chi la vede come noi ma anche repliche visive da parte della fazione opposta.
La comunicazione sul web continua a cambiare
I meme non sono l’innovazione del secolo e non sono nemmeno il punto di arrivo definitivo dei social. Ci stiamo dirigendo verso una strada sempre più legata al mondo in cui viviamo, alla condivisione e alla viralità.
Analizzare i fenomeni per quello che sono ci permette di comprenderli e sfruttarli nel modo migliore, al fine di comunicare sempre secondo il linguaggio dei nostri interlocutori. L’importante è utilizzarli sempre con cognizione di causa e di veicolare messaggi positivi, divertenti e mai offensivi.