Perché non spendi tutto ciò che guadagni?
Come identificare un progetto che risolva un bisogno palese o latente nella mente di un cliente.
Perché si risparmia? Perché ognuno di noi decide di risparmiare una quota del suo reddito e metterla da parte? Anche tu, ne sono convinto, hai, messa da parte, una cifra, piccola o grande che sia, che preferisci non spendere, vero?
Risparmiare è congenito nel nostro modo di essere persone. Prima ancora del risparmio inteso come mettere soldi nel salvadanaio, la nostra stessa natura umana tende a risparmiare per i periodi di “magra”.
Addirittura il nostro corpo tende ad adattarsi ai nostri comportamenti, in merito all'alimentazione, assimilando più o meno cibo in relazione a quanto ne immettiamo nell'organismo. Non è un caso se molti di noi hanno la “pancetta”, tecnicamente contraddistinta come grasso addominale, perché il nostro corpo tende a conservare le risorse in eccesso per eventualmente utilizzarle in periodi di scarsità.
Il risparmio è uno dei nostri valori fondamentali!
Ma perché ognuno di noi risparmia? Perché ognuno di noi decide di non spendere una parte del suo reddito e metterla da parte? Perché fatichiamo, prima per guadagnare e poi per non spendere una parte di quello che si è guadagnato?
La risposta che più spesso mi viene data quando pongo questa domanda ad un cliente specialmente nel primo incontro è: “Non si sa mai!”
La nostra cultura ci spinge a non spendere tutto quello che guadagniamo per un qualcosa che non riusciamo bene ad identificare. Un timore per un futuro incerto, una spesa improvvisa, una malattia, tutte motivazione plausibili ma che se non ben focalizzate ed identificate possono portare a fare sacrifici che potrebbero rivelarsi inutili.
Immagina di dover intraprendere un viaggio senza sapere dove devi andare, quando partire, quando devi arrivare a destinazione, il mezzo da utilizzare. Potresti vagare per giorni girando in tondo senza arrivare a nulla.
Focalizzare l’attenzione su uno o più bisogni grazie ad una analisi approfondita permette di pianificare una serie di progetti in cui si andranno a disegnare tutte le caratteristiche e le fasi per la loro realizzazione nel minor tempo possibile e con il minimo sforzo possibile. Un altro aspetto fondamentale da considerare è il rischio che si vuole assegnare a quel tipo di progetto. Preventivare la volatilità relativa agli investimenti assegnati ad ogni singolo progetto permette di strutturarlo in maniera coerente con la tua tolleranza alle oscillazioni di mercato.
“Se non sai chi sei è molto costoso scoprirlo sui mercati finanziari!” Questo ci suggerisce il Prof. Ruggero Bertelli.
Avere la possibilità di confrontarsi con un interlocutore esperto che riesca ad individuare i bisogni palesi ma soprattutto quelli latenti e pianificarli in progetti coerenti con le tue caratteristiche potrebbe avere un valore inestimabile per il tuo futuro e per quello di tutta la tua famiglia.
A presto.
Andrea.
Group Manager & Private Banker presso SanPaolo Invest
6 anniCaro Antonio, semmai DIVIETO DI EVADERE! Ben vengano controlli che riducano REALMENTE l'evasione in modo che tutti noi possiamo pagare il giusto. Il RISPARMIO si configura come parte del reddito non speso DOPO l'applicazione delle imposte e NON frutto di evasione o elusione. L'Italia è uno dei primi paesi al mondo per risparmio accumulato, non sorprende che il fisco voglia "mettere il naso" sul COME questo venga realizzato. Sono diversi anni che se ne parla. Ciò non toglie che gestire al meglio le risorse risparmiate di chi paga regolarmente le tasse e, credimi, ne sono parecchi, diventa sacrosanto. Non credi? Grazie del tuo commento e a presto. Andrea.