#Pillole del Lunedì. Sviluppo organizzativo o personale?
Lavorando su progetti di sviluppo organizzativo e nei percorsi di Coaching non ho potuto che cogliere le grandi affinità fra questi due concetti.
Senza lo sviluppo personale, non ci può essere una leadership di successo e non ci può essere successo nella creazione di grandi organizzazioni.
Lo sviluppo personale si attiva tramite un ciclo che parte dall'essere consapevoli di sé, capire la situazione, adattare le risorse agli obiettivi, valutare e prendere provvedimenti e poi ripetere il ciclo. La stessa cosa deve accadere in un' azienda, se vuole crescere e restare vitale. Un ciclo, un processo circolare con diversi step e stazioni: strategia, obiettivi, ricerca delle risorse, azioni e controllo dei risultati, crescita ed apprendimento e poi di nuovo strategia.
Sia l’organizzazione che le persone hanno ovviamente bisogno l’uno dell’altra e spesso l’apprendimento delle persone porta (se il contesto organizzativo lo consente) ad avere di conseguenza anche un apprendimento organizzativo. Ma è certo che senza apprendimento individuale l’apprendimento organizzativo non si realizza!
Sia le persone che le organizzazioni non sempre hanno chiaro il percorso che stanno portando avanti. Seguono interessi, intuizioni ed inclinazioni personali, ma anche dettate dalla specifica cultura organizzativa in cui le persone si muovono.
Nella nostra storia lo sviluppo personale è originato dai gradini che prendiamo sul percorso della nostra vita giorno per giorno. Come una linea che ha numero infinito di punti, ogni giorno, ogni momento, ogni secondo, ogni volta che prendiamo una decisione generiamo numero infinito di possibilità. Pensiamo a tutto questo moltiplicato all’interno di un sistema organizzativo!
Per entrambi, persone ed organizzazioni, a volte le idee migliori e le intuizioni più proficue non sono programmate, ma nascono da esperienze estemporanee, casuali o da situazioni non istituzionali. Ecco perchè è importante valorizzare la conoscenza tacita, le esperienze extra professionali e la “contaminazione” fra gruppi e settori. L’idea o l’intuizione di cui abbiamo bisogno potrebbe essere a portata di mano; chi si occupa quindi di organizzazione di persone ha il compito di rendere più facile la condivisione di intuizioni e conoscenze e nello stesso tempo consentire e supportare lo sviluppo delle persone.
Troppe aziende a mio avviso considerano le persone unicamente come costo e non come risorsa; sostituiscono il personale utilizzando il criterio del "costo - contratto" minore, disperdendo conoscenze e abilità che per svilupparsi hanno avuto bisogno di tempo e che sono un investimento. I costi nascosti di questo tipo di scelte non vengono percepiti nè conteggiati eppure si dovrebbe. Una azienda mia cliente aveva l'abitudine di sostituire il personale appena il costo del lavoro si alzava un po'; questo comportamento unito alla assoluta mancanza di formazione sul personale, ingaggio, motivazione e sviluppo ha generato un turn over elevatissimo, con gravi conseguenze sulla capacità di consegna del servizio (lavanderia per strutture residenziali ed ospedali), aumento dei reclami e delle penalità applicate per il non rispetto degli standard definiti in capitolato. L'analisi dei costi, dei processi di produzione ed erogazione del servizio e dei processi legati alle persone ha consentito di individuare i giusti correttivi e rientrare negli standard previsti.