PISCINE ITALIANE UNITE. P.I.U.'
Ieri si sono tenuti quelli che l’organizzatore Marco Tornatore ha definito gli stati generali delle piscine intitolato PISCINE D’ITALIA UNITE - P.I.U. UNITI PIU’ FUTURO. Hanno partecipato circa 100 persone rappresentanti di tutto il comparto che comprende i gestori di circa 540 impianti con 350 aziende, le aziende costruttrici e impiantistiche e rappresentanti istituzionali del mondo sportivo.
Tutti concordi, forse per la prima volta, ad essere uniti per muoversi subito per salvare un’industria fatta per il 98% da società no profit con marginalità bassissime.
Tra gli intervenuti c’erano il Presidente Sergio Tosi di Sport Management spa il più grande gestore di impianti pubblici d'Italia, Andrea Biondi in rappresentanza dei gestori della Liguria, Giampaolo Duregon, presidente ANIF e gestore di diversi impianti, Alessandro Valentini presidente di Assonuoto, Pierpaolo Longo Aquapolis – in quota gestori singolo impianto, Fabio Conti – DT Setterosa Femminile/Gestore Centro Italia Nuoto, Claudio Magni In Sport – in quota grandi gruppi gestionali, il Senatore Claudio Barbaro presidente ASI, Maurizio Bottoni ASI Fitness – fitness club con piscine, Rossana Prola – AcquaNET – Imprese costruzione, Ferruccio Alessandria – Assopiscine – Imprese di costruzione, Roberto Cognonato – Assonuoto, esame risposte ai questionari Andrea Pambianchi – FNI piscine dei fitness club, Fabrizio Rampazzo–ANIF/ANWK che si è preso il compito di relazionare al Presidente della FIN Paolo Barelli che ha dichiarato di volersi fare portavoce dell’iniziativa in tutte le sedi.
Il mio intervento ha sottolineato come è fondamentale oggi più che mai non fare a gara a chi la dice più grossa, ma piuttosto fare uscire una voce unica e compatta. Ricominciare da zero può essere un’opportunità. Considero importante non politicizzare o meglio relegare a qualche partito politico la nostra azione ma all’unione del settore. Veniamo fuori da 3 anni di continui colpi di scena sulla normativa e sulla vision istituzionale delle regole, non se ne può più! Ora dobbiamo gestire l’emergenza, ma questo tavolo da oggi deve lavorare alacremente sugli argomenti più fondamentali che sono: più risorse al comparto per la gestione dell'emergenza, la definizione di regole certe per il mondo del lavoro sportivo (oltre 270.000 addetti nelle sole piscine), più chiarezza, trasparenza e professionalità della proposta ai cittadini che devono usufruire dei servizi e devono fare movimento, definire in modo chiaro la gestione fiscale che distingua in modo chiaro lo sport di vertice dall’attività svolta dalla popolazione per migliorare la salute. Da parte mia ho dato la massima disponibilità a lavorare per il bene comune, sia come esperto di settore da oltre vent’anni sia come rappresentante dell'ente di promozione sportiva ACSI anche nella persona del Presidente Tonino Viti. E’ il momento di fare e non di parlare!
Mario Cacciapaglia
#unitiperlosport