Prenditi cura della tua memoria. Non dimenticarti.
Una delle ragioni storiche della nascita dei computer fu certamente la necessità di ampliare la capacità di calcolo dell'uomo. Le avventure nel mondo della crittografia, per esempio in tempo di guerra, o nel campo della ricerca scientifica lo hanno reso evidente.
Ai tempi dei social media sorge, però, spontanea una domanda: è ancora questa la motivazione che spinge milioni di consumatori di tecnologia ad affidarsi ogni giorno a computer e smartphone? Siamo proprio sicuri?
La mia opinione è che ci sia dell'altro. Con il tempo i dispositivi elettronici hanno saputo ampliare enormemente una seconda qualità dell'uomo: la sua memoria. Informazioni, dati e variabili di ogni genere sulla nostra vita e sulle nostre esperienze passano rapidamente nelle memorie digitali di telefoni, computer e sempre di più in Rete, chissà dove.
Chi fa un uso intensivo della tecnologia fatica sempre di più a separarsi da questi archivi digitali. Qui, più o meno consapevolmente, conserviamo buona parte dei nostri dati, ricordi, fotografie e messaggi, relazioni e perfino affetti. Lo avvertiamo in Laboratorio, qui in Kroll Ontrack, quando affrontiamo un recupero dati: la tensione emotiva di chi ci affida i suoi dispositivi e ritiene di avere perso tutto è palpabile.
Perdere il passato significa perdere il futuro, dicono saggiamente in Cina. E questo vale oggi (forse) anche per i Byte che portano la nostra firma.
Non sono molti, però, a prendersi cura in maniera metodica di questa memoria. Sicuramente avviene più in azienda che a livello individuale, ma non basta. Il 30% delle persone non esegue mai un backup in tutta la vita, senza contare danni accidentali all'hardware e i malfunzionamenti a livello software.
Quanti dati o informazioni siamo disposti a perdere veramente?
Da anni è stato istituito un giorno dedicato proprio a questa attività: mettere in sicurezza il nostro mondo digitale, costruito nel tempo, dentro telefoni o computer. Si chiama World Backup Day ed è fissato per il 31 marzo di ogni anno. Beh, ci siamo.
Per noi in Kroll Ontrack è un appuntamento fisso e lo sosteniamo con iniziative distribuite, per richiamare l'attenzione sui rischi che si corrono.
Quando dati e informazioni significano anche valore economico, beh, non è più un'attività che si può rimandare, ma lo stesso si può dire per i ricordi personali fissati attraverso una fotocamera digitale o per le migliaia di contatti personali maturati negli anni e archiviati sulla Sim del telefono. Sono il passato e al tempo stesso sono il nostro futuro.
In vista del 31 marzo, il suggerimento è perciò uno solo: prenditi cura della tua memoria. Non dimenticarti.