Previdenza complementare e vantaggi fiscali - tutto quello che c'è da sapere

Previdenza complementare e vantaggi fiscali - tutto quello che c'è da sapere

L'argomento è di grande attualità: già a partire da quelli della generazione di cui faccio parte, quella nata negli anni '80, la pensione presenterà una doppia sorpresa. Sarà circa il 50% dell'ultimo stipendio ricevuto e si farà attendere fino ai 75/76 anni!

Mentre in Parlamento sono tutti impegnati ad "addolcire" la pillola, parliamo più concretamente delle opportunità presenti oggi sul mercato e dei vantaggi fiscali per coloro che decidono di aderire.

Da diversi anni, in affiancamento agli enti previdenziali obbligatori, detti previdenza di primo pilastro, il legislatore ha indivuato strumenti tecnici appertenenti al cosiddetto sistema pensionistico privato in Italia che hanno come obiettivo garantire una pensione complementare ai lavoratori aderenti. Scopriamone i dettagli.

Le caratteristiche della Previdenza complementare

Tramite un fondo pensione il lavoratore accantona una quota dei propri guadagni realizzati durante la vita lavorativa allo scopo di garantire prestazioni pensionistiche aggiuntive.  Viene aperta una posizione nominativa intestata al lavoratore che si rivaluterà nel tempo con gli interessi prodotti dalla gestione.

Al maturamento dei requisiti pensionistici, il lavoratore può decidere di riscattare il capitale accumulato (con determinate caratteristiche) o di avere una rendita vitalizia da affiancare alla propria pensione.

Cosa può confluire in un fondo pensione?

Il lavoratore può scegliere di far confluire nel fondo pensione

  • un contributo personale mensile/trimestrale/semestrale/annuale anche di piccolo importo (poche decine di euro) o in percentuale al proprio reddito,
  • il TFR ovvero Trattamento di Fine Rapporto,
  • un contributo da parte del datore di lavoro,
  • i premi aziendali,
  • singoli e liberi versamenti aggiuntivi.

Buona cosa sarebbe aderire almeno con un proprio contributo periodico e il versamento del TFR.

I vantaggi fiscali

  • deducibilità dei contributi versati fino a 5164 euro all'anno,
  • tassazione al momento dell'erogazione dal 15 al 9% sulla base degli anni di adesione al fondo, anzichè secondo gli scaglioni IRPEF (30-40%),
  • deducibilità per le aziende fino al 106% dei TFR versati su fondi pensione,
  • abolizione per le aziende del versamento dello 0,20% dei TFR al Fondo di Garanzia INPS,
  • sconto dello 0,28% per le aziende sul versamento degli Oneri impropri.

 

Daniele Lo Nigro

 

 

 

 

Gaetano Boccola

Consulenza commerciale sviluppo e gestione reti commerciali B2B, B2C.

8 anni

Ottimo Daniele, sei ottimista per il 50% dell'ultimo stipendio, Tito Boeri parlava del 20% e lui qualcosa ne saprà.....

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