Problematiche opposte, soluzione unica: rivolgersi ad un Home Stager!

Come promesso, oggi approfondiamo le due tecniche che una Home Stager può utilizzare per valorizzare al meglio un immobile.

Queste due frecce dello stesso arco, infatti, rispondono ad una esigenza specifica, che è diametralmente opposta all'altra, ma entrambe sono riconducibili ad un problema unico: il TERRORE.

...Non sto scherzando! Io l'ho visto!

Ti racconto le mie esperienze:

• Anni fa ero responsabile di una location per eventi molto bella: un loft total white, con vista su edifici di mattoni rossi. Sembrava di stare a New York! Lo spazio era però interamente VUOTO. Ed ecco che, durante il sopralluogo, arrivava quel momento in cui il cliente - con gli occhi un pò spaventati - mi diceva: "ma io cosa ci metto qui dentro? Come faccio ad immaginarmi come verrà la sala una volta allestito?". Ecco il problema: il cliente non riusciva ad immaginare come l'ambiente sarebbe potuto diventare! Lo spazio era troppo vuoto.

La stessa identica problematica si presenta anche nella vendita delle case. E qui, fortunatamente, ci viene incontro l'HOME STAGING. Con questa tecnica possiamo infatti realizzare un allestimento fisico temporaneo che permette al cliente non solo di avere un'idea, ma di visualizzare concretamente come la casa potrebbe diventare una volta arredata. È molto più facile vedere piuttosto che immaginare! Mobilio, complementi d'arredo ed oggettistica vengono portati ex novo all'interno dell'appartamento vuoto, e sistemati per renderlo gradevole, appetibile e di immediata comprensione.

L'home staging quindi è consigliato prevalentemente per appartamenti vuoti o semi arredati.

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• Lo scorso anno mi sono messa a cercare casa. È una ricerca estenuante: la maggior parte degli annunci hanno fotografie davvero brutte (storte, sfocate, scattate con il cellulare, al buio, la casa completamente in disordine...). Davvero deludente. Decido comunque di andare a vedere una casa, ANCORA ABITATA dai proprietari. Entro nell'appartamento e la scena che trovo è abbastanza imbarazzante: l'intera famiglia (nonna compresa!) mi fissano dal divano, il bambino piccolo è a terra immerso tra mille giocattoli, lo stendino dei panni troneggia nel mezzo del salotto, in cucina ci sono i piatti da lavare e la casa è satura degli oggetti di famiglia. Credo che i miei occhi si siano leggermente spalancati di paura alla vista di tutto ciò! E la cosa negativa è che, al termine della visita, non avevo visto praticamente nulla dell'appartamento, perchè sono stata completamente distratta dal contorno. La casa era troppo piena!

Avendolo vissuto sulla mia pelle, sono certa al 100% che situazioni come questa determinano la mancata vendita di un immobile. E sono altrettanto certa che basterebbe davvero poco per migliorare la situazione: in questo caso ci aiuta la tecnica del DECLUTTERING, con poche semplici regole:

Rendere neutri gli ambienti: via oggetti personali, fotografie, cimeli di famiglia

Mettere ordine e fare pulizia: gli ambienti devono sembrare spaziosi, ariosi, luminosi

Valorizzare: esaltare agli aspetti positivi dell'appartamento, dando valore a pochi elementi - già presenti nella casa - che si armonizzano tra loro

Il decluttering è quindi consigliato prevalentemente per ambienti arredati o abitati.

Ps. Se la casa viene venduta tramite agenzia, sarebbe bene che il proprietario non presenziasse alle visite, per lasciare più libero il cliente di guardare gli ambienti e fare domande senza imbarazzo.

Tu cosa ne pensi? Hai vissuto esperienze di questo tipo?

Fammelo sapere!