QUANDO IL CURRICULUM NON E'​ TUTTO

QUANDO IL CURRICULUM NON E' TUTTO

Come tanti, in questi giorni ho visto e rivisto i filmati del Mondiale di calcio dell'82. Ho rivissuto quei momenti e quelle intense emozioni. Da allora è naturale incensare quei campioni, ma proviamo a tornare per un attimo a qualche settimana prima dell'inizio della competizione, conclusasi con la notte magica del Bernabeu.

Bearzot, ct della nazionale, dirama la lista dei convocati, tra i quali spicca il nome di Paolo Rossi. Lo stupore è grande, il curriculum recente di quel ragazzo parla da solo: una condanna per il coinvolgimento nel calcio scommesse, due anni di inattività forzata, un solo goal nel campionato appena concluso. Bearzot se ne infischia e tira dritto per la sua strada. Probabilmente vede qualcosa in questo ragazzo, qualcosa che ai più in quel momento sfugge.

Nelle prime tre gare del mondiale Paolo Rossi gioca ma è evanescente, il suo apporto alla squadra impalpabile. Bearzot non arretra di un passo, continua a credere nei suoi ragazzi e in questo attaccante in modo particolare. Arriva così Italia- Brasile, Rossi diventa prima Pablito e, pochi giorni dopo, sarà "el hombre del partido" nella serata della vittoria sulla Germania.

Mi faccio quindi una domanda: quanti avrebbero rischiato così tanto, come Bearzot? Quando valutiamo le altre persone, quante volte ci limitiamo a guardare solo al loro passato, il loro curriculum, senza andare oltre? Ho capito che non è solo quello che abbiamo fatto, i nostri risultati, che ci definiscono per quello che siamo, ma anche - e soprattutto - quello che abbiamo dentro e quanto possiamo ancora dare.

Nella vita vorrei incontrare tanti Enzo Bearzot, che sanno dare fiducia alle persone e che si fidano del loro istinto; vorrei incontarre tanti Paolo Rossi, che con tenacia sanno riemergere dalle macerie che a volte la vita ci fa cadere addosso.

Grazie Enzo. Grazie Paolo. Grazie per avermi fatto sentire orgoglioso di essere italiano, grazie per le emozioni indimenticabili che ho provato, grazie per la lacrima che mi scende ogni volta che rivedo quelle immagini. Grazie

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