"Qui i ragazzi in difficolta' ritrovano l'autostima"
Fonte: il Giornale di Vicenza del 6 marzo.
La "settimana bianca" è possibile grazie al Rotary club Asiago, sostenuto dal Distretto, e alla grande preparazione degli specialisti altopianesi.
ASIAGO. C'è chi li considera degli angeli, ma loro, i maestri di sci dello Spav Team Altopiano, preferiscono essere chiamati solo Marco, Carlo, Ilaria,
Giulia, Manu, Denis o Stefano. Sono loro i "magnifici sette", a cui si aggiungono in supporto altri maestri altopianesi oltre che carabinieri e forestali,
che riescono a far sciare ragazzi e giovani colpiti da disabilità motorie gravi, con forti difficoltà neuro-sociali o colpiti da deficit cognitivo come
autismo o sindrome di Down. «Solo loro riescono a far sciare ragazzi in carrozzina o con deficit - afferma Barbara Campassi, vicepresidente dell'ANFFAS
di Acqui Terme, di recente sulle piste del Kaberlaba con tredici ragazzi -. Veniamo da quattro anni proprio per questi maestri particolarmente preparati:
sanno trattare con tutti e riescono a mettere in piedi anche chi è costretto in carrozzina. I ragazzi poi li adorano e dopo una settimana la loro autostima
aumenta, permettendoci di proseguire con altre attività per mesi senza riscontrare resistenze». Un riconoscimento che fa ancora arrossire i maestri dello
Spav. Un gruppo di lavoro qualificato e in costante formazione sia per lo sci alpino sia per far svolgere attività motorie a persone con disabilità. Solo
quest'anno oltre 150 ragazzi provenienti da tutta Italia sono stati loro allievi. «L'idea "folle" delle settimane bianche per diversamente abili è nata
40 anni fa - racconta Emanuele Santeramo, presidente dello Spav Team -: la nostra filosofia è che tutti devono poter fare sport, basta capire la strada
giusti e i tempi necessari». «Da tre anni abbiamo anche allargato il nostro campo d'azione - interviene Carlo Arduini - proponendo anche dei camp estivi.
La nostra evoluzione dovrà andare verso l'incremento delle attività sportive per persone speciali in maniera durante tutto l'anno. Cosa realizzabile però
solo con il sostegno delle istituzioni».
di Gerardo Rigoni
Dipendente INAIL in modalità ibrida, ed in parallelo protagonista di interazioni e collaborazioni stimolanti e vitali col mondo del sostegno scolastico e pedagogico.
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