Quotidianità e inquinamento
Quanto tempo?

Quotidianità e inquinamento

Buongiorno e benvenuti a una nuova edizione di VASTUM NEWS, dove proponiamo info, curiosità del settore e aggiornamenti aziendali.

Lo sapevate che l'industria energetica è tra le più inquinanti al mondo?

Anche a causa della nostra dipendenza dall'energia e dal carburante utilizzato per le attività quotidiane, da piccole cose come caricare il nostro telefono a cose più grandi come i voli a lungo raggio.

La maggior parte dell'energia elettrica che usiamo nella vita di tutti i giorni viene prodotta attraverso combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas naturale. Quando i combustibili fossili vengono bruciati, viene emessa una grande quantità di anidride carbonica nell'atmosfera.

Come possiamo produrre energia elettrica senza inquinare?

Ovviamente, utilizzando impianti solari termici o pannelli fotovoltaici che consentono di produrre energia elettrica in modo sostenibile, grazie a questi è possibile ridurre le emissioni di gas fino al 60%.


Ma quali sono gli oggetti di uso quotidiano che inquinano di più?

Se da un lato gridiamo allarme! sull' utilizzo delle micro plastiche, dall'altra ignoriamo i rischi di inquinamento ambientale causati da alcuni oggetti apparentemente innocui.

  1. Cotton fioc: composti in gran parte da polipropilene di plastica, e quindi parte integrante del problema dell'inquinamento plastico sulle spiagge. Stesso discorso vale per le cannucce di plastica che vengono trovate nelle pance di molti pesci durante i test che misurano il tasso d'inquinamento degli oceani. Solo negli Stati Uniti ne vengono consumate oltre 500 milioni quotidianamente!
  2. Mozziconi di sigaretta: un grande classico, questi rappresentano circa il 50% dell'ammontare dei rifiuti per strada.
  3. Salviette detergenti: anche queste contengono molte fibre in plastica e contengono sostanze chimiche, allergizzanti e profumi che non fanno bene alla pelle. PS: non gettatele nel water!
  4. Bustine di tè: resistenti al compostaggio. Scegliete il tè sfuso e conservatelo in un contenitore riutilizzabile, eliminando la necessità di bustine usa e getta.
  5. Chewing gum: si stima che ogni anno in Italia si consumino circa 23.000 tonnellate di gomme da masticare, di queste oltre il 50% finisce per strada dove impiega 5 anni per decomporsi.


E invece l' inquinamento digitale?

Potremmo parlare di questo come di un problema invisibile, che si riferisce alla produzione e all'accumulo di rifiuti digitali generati dall'uso di dispositivi e servizi digitali.

Man mano che la nostra dipendenza da questi aumenta cresce anche il bisogno di energia per alimentarli che contribuisce alla creazione di anidride carbonica responsabile, come altri inquinanti, del riscaldamento globale.

Alcune buone pratiche di sostenibilità digitale potrebbero essere: ridurre la dimensione degli allegati mail o inviarli a bassa definizione, ripulire periodicamente le caselle di posta elettronica dai messaggi che non servono più, poche e-mail con più informazioni sono più sostenibili di tante mail con una sola risposta, spegnere la videocamera di pc o smartphone durante le riunioni se non necessaria, fare pulizia di app o programmi pc che non usiamo mai...MOLTO ALTRO.


Questa è solo una piccolissima lista di quanto siamo responsabili anche noi di quanto ci succede intorno, ma ben evidenzia quanto ogni piccolo accorgimento conti e possa fare una differenza sostanziale nel ridurre la nostra impronta ecologica preservando l'ambiente per le generazioni future e quindi promuovere un futuro più sostenibile!        

Conosci qualcuno a cui potrebbe interessare questa newsletter?

Se la risposta è sì, condividila. Grazie per averci letto! La newsletter di Vastum torna lunedì prossimo. Buona settimana e buon lavoro!


IL TEAM DI VASTUM AL TUO FIANCO.




Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate