Rapporto fra azione di risoluzione per inadempimento e domanda di recesso
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Cass. Civ., Sez. III, 30 novembre 2015, n. 24337
Nella pronuncia in oggetto la Corte di Cassazione ha ribadito il principio - già affermato dalle Sezioni Unite - in base al quale il rapporto tra:
- azione di risoluzione del contratto e conseguente risarcimento integrale del danno, da una parte, e
- azione di recesso e conseguente ritenzione della caparra, dall’altro,
è di assoluta incompatibilità strutturale e funzionale.
Ne consegue che ove sia stata proposta la domanda di risoluzione del rapporto obbligatorio, volta al riconoscimento del diritto al risarcimento integrale dei danni subiti, non può ritenersene consentita la trasformazione in domanda di recesso, cui sia collegata la ritenzione di caparra.
Se il mutamento della domanda fosse ammesso, infatti, verrebbe a vanificarsi la stessa funzione della caparra, che è quella di consentire una liquidazione anticipata e convenzionale del danno, volta ad evitare l'instaurazione di un giudizio.