Recensione del libro: Inside Business to Business di Luca Targa
Luca Targa è amministratore delegato della società Inside Comunicazione di Ferrara; ritengo un privilegio avere come cliente l'azienda guidata da una persona in grado di fare cultura.
Ecco perchè, nel limite di poche righe, racconto cosa porterò con me di questo suo recente libro.
There's something about us...
Cosa ha accomunato imprenditori come Adriano Olivetti e Steve Jobs?
Perché i fratelli Michelin hanno inventato la famosa guida e perché quest'ultima li ha resi celebri nel mondo?
Perché alcuni marchi, come Idrolitina, Melinda, Ferrarelle, per dirne alcuni, sono stati identificati nell’immaginario collettivo con il prodotto stesso?
Un segreto non si può raccontare, ma un buon indizio sta nel capire che la comunicazione è requisito necessario (ma non sufficiente) per trasformare un’azienda o un suo prodotto/servizio in un Benchmark, ossia il riferimento più significativo e credibile del proprio mercato.
Per fare questo bisogna capire da un lato che non serve a nulla dire che “siamo leader”, “abbiamo un'esperienza ultradecennale” e che “aiutiamo i nostri clienti a soddisfare i loro bisogni”. La credibilità sorge spontanea quando sono i nostri clienti a dire queste cose e quando le altre aziende - concorrenti e non concorrenti - guardano a noi come fonte di ispirazione e di esempio.
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Un'azienda diventa un Benchmark quando produce in maniera efficiente ed efficace prodotti e servizi di estrema qualità, ma deve saperlo “raccontare”.
Crescere non implica il diventare grandi
Perché la comunicazione è requisito necessario ma non sufficiente?
Perché prima di tutto, il prodotto/servizio deve essere il frutto di un mix di attenta analisi e intuizione, arte e scienza. Il mercato non solo deve richiedere, ma anche essere pronto a recepire.
L’obiettivo della comunicazione poggia sulle basi di un prodotto eccellente e vola in alto quando applica il concetto “Human to Human”, che consente di attribuire un significato a ciò che facciamo e raccontarlo sotto forma di una storia, trasformando lo storytelling da uno slogan inflazionato in uno strumento strategico.
L'intelligenza artificiale possiede algoritmi potentissimi, che non sono suscettibili di opinioni, così come le ricerche di mercato, oggi, sono impreziosite dalla disponibilità dei cosiddetti big data. Se l'intelligenza artificiale è lo strumento adatto per consentire agli imprenditori di interpretare i big data, “… le ricerche di mercato sono indubbiamente strumenti indispensabili per capire lo stato di una realtà a cui siamo interessati, ma non possono essere considerate la risposta alle domande che ci poniamo”.
Ciò significa che soltanto la capacità di visione dell'imprenditore e la sua capacità di trasferire questi concetti ai suoi collaboratori e ai clienti potranno elevare la sua azienda allo status di Benchmark.
Ecco perché ancora oggi vengono considerate pietre miliari l'opera di capitani d'azienda come Camillo e Adriano Olivetti, Steve Jobs, i fratelli Michelin, insieme a tanti altri, molti dei quali Italiani, ma non ultimo Pietro Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Group, che è riuscito a inventare un prodotto considerato da tutti impossibile, credendoci fino in fondo e assumendo tutti neolaureati che non sapevano dell'impossibilità di questo progetto e alla fine lo hanno realizzato. Invito i lettori a documentarsi su quest'ultimo caso di studio.