Recensione : Learning Organization, by Alessandro Donadio
Una delle letture di questa settimana è stato il bel libro di Alessandro Donadio sulla Learning Organization link ; Il tema è me molto caro perché fu la mia tesi di laurea nel 1994 basata sul lavoro di Peter Senge “La quinta disciplina”. Mi sono piaciute molte cose di questo testo di Alessandro, in primis il poter fare innovazione senza dover denigrare o rottamare il passato o solo di tecnologia e con inglesismi che fa figo. Einstein ha innovato con la teoria della relativita ristretta la fisica, ma non ha squalificato il lavoro di Newton che aveva posto le basi della fisica. Per cui le basi solide di partenza del lavoro del libro (la quinta disciplina di Senge) sono la backbone del testo, ma queste basi ne sono solo il punto di partenza. Delle cinque discipline, la parte che mi ha sempre più interessato del lavoro di Senge è il pensiero sistemico, ambito che nei contesti iper parcellizzato delle funzioni aziendali (hr, marketing, vendite, etc) ha fatto perdere la visione di insieme, particolarmente utile per una learning organization.
Mi sono piaciute molte cose nel testo, la visione antropologica e più ampia della semplice formazione di aula fisica/online; L’importanza del fenomeno dell’apprendimento come costrutto sociale permea molta parte di questo testo; molto interessante lo spunto della relazione tra la comunicazione interna e il mondo della formazione (molte organizzazioni hanno accorpato la funzione per sottolinearne l’importanza).
Delle 8 strategie segnalate nel testo per realizzare una LO, una in particolare mi ha colpito : creare “campi” per far pratica e poter sbagliare in libertà”; condivido in pieno questa visione, infatti in un’epoca di innovazione permanente e disruptive, se non si creano “palestre” dell’esperienza e dell’errore” non si potrà mai innovare.
Mi è molto piaciuto il punto di attenzione della giovane coatrice Silvia Conoscenti, del learner contemporaneo come “prosumer”, ovvero come cocreatore della sua conoscenza e del suo percorso di crescita; credo fortemente che la visione sistemica e di co-creazione dell’apprendimento con un punto di attenzione a due ruoli poco evidenziati, il “capo” come leva dell’apprendimento dei “learner” e del dipendente come soggetto attivo dell'apprendimento e non visto come semplice fruitore.
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Nel testo vi è un passaggio dove ci ricorda indirettamente che se internet è nato grazie all’industria bellica (progetto Arpa) ; anche un modello di learning preso in ambito militare è potenzialmente trasferibile anche ad altri contesti. il modello sviluppato in ambito militare dall’Advanced Distributed Learning (ADL) citato è veramente ricco e stimolante. Lo spunto del terzo livello citato di Gregory Bateson “imparare ad imparare” è una strada citata in breve ma ritengo personalmente possa essere una strada da perseguire in modo più intenso. Un altro spunto interessante è nell’intervista fatta a Dorrucci sul tema dell’Edutainment legato al Broadcasting learning (per intenderci un modello Netflix della formazione), due frasi dell’intervista mi sono piaciute molto: Il content ne è il king (broadcasting learning) ma l’Experience ne è la queen.
Nella parte conclusiva di un testo ci si potrebbe aspettare di solito una to do list/flow chart su come si deve fare una learning organizzazione in 12 punti (How to do it), ma Donadio in genere preferisce gli approcci seminali e di pensiero piuttosto della to do lista da manuali operativi; Infatti, Donadio alla domanda su Come partire? Risponde con 3 punti ; Qui cito il primo che è ispirato ad un altro grande autore, Simon Sinek, ovvero “Partire dal Perché” di una learning organization. Il perché ci invita l’autore a non cercare risposte veloci e semplicistiche, ma cercare significati differenti e profondi per realizzare al meglio il proprio progetto (gli altri due suggerimenti li lascio a voi 😊)
In sintesi consiglio caldamente di leggere questo testo e di diventare dei lettori Prosumer, che possano contribuire alla co-costruzione della conoscenza e della learning organization nella vostra organizzazione.