REFL(e)ACTION
Chi perde il lavoro inizia a pensarsi utilizzando l'area semantica del #fallimento e della #perdita.
In gioco è una percezione di sé che contiene la parola inutilità.
Il punto di partenza di un operatore è partire da dove si trova la persona in quel momento iniziando a inserire nuove ipotesi di #senso rispetto al vissuto dell'utenza.
#RESTITUIRE valore.
Come si restituisce valore ad una persona che incontro per la prima volta, che non conosco e ancora non può fidarsi della mia parola?
La parola può essere fallace. La persona non ha ragioni adeguate per fidarsi di ciò che diciamo.
Per questo va curato il #SETTING.
Accogliere la persona passa attraverso gesti più che discorsi.
Parliamo di #SPAZIO.
Uno spazio #raccolto, per permettere alla persona di esprimere la sua situazione decidendo in modo libero e discreto di dare più o meno elementi di storia personale all'operatore.
Uno spazio #curato nei particolari a livello estetico e funzionale: una pianta, acqua e bicchieri, un quadro, un fiore.
Uno spazio #definito perché la persona senta che c'è un momento in cui si occupa del lavoro e non diventi un problema costante nella giornata ma ha un posto e un tempo in cui viene guardato. Questo implica puntualità nell'appuntamento: come nell'iniziare così nel finire.
Il #setting iniziale ha un potere che la parola al primo incontro non ha.
Ripartiamo dal #SETTING