Riflessione tattica pre-partita

Riflessione tattica pre-partita

Sono davvero tanti anni che lavoro in ambito informatico occupandomi di sistemi, dati e sicurezza in cui ho assistito a continue trasformazioni digitali, ma mai come in questi ultimi tempi continuo a notare una presa di posizione quasi pregiudiziale su una piattaforma, quella mainframe, in continua trasformazione capace di modellarsi su ogni evoluzione tecnologica a dispetto di dicerie ed affermazioni che non trovano riscontri tangibili nella realtà.

Eppure....eppure si dice, eppure si pensa , eppure dilaga l'inesorabile "passaparola", sempre più distorto lungo il suo cammino, che il sistema mainframe oramai è un sistema obsoleto. Ecco però che se si ha la volontà di guardare fino in fondo si scopre una realtà ben diversa in quanto, stando con dati alla mano, non sembra proprio che il mainframe sia alla corda, soprattutto alla luce dei recenti annunci tecnologici in tema di crittografia quantum-safe che dimostra l'inadeguatezza del termine obsoleto. Eppure...nella percezione pubblica invece continua ad esserlo. 

Ma quali sono i motivi di questa falsa percezione?

Sicuramente uno su tutti: la mancata conoscenza della teconlogia ! Per chi non lo sapesse il mainframe è in grado di eseguire codice Linux, Java e persino PHP come nei sistemi più avanzati. Inoltre è da diverso tempo che la tecnologia "legacy" basata sul transazionale come il CICS è in grado di supportare servizi Web in modo nativo. Sono solo piccoli esempi che devono far riflettere, senza voler scomodare il tema della sicurezza e della crittografia dove il mainframe è da sempre pioniere. 

In effetti penso che una parte del problema sia dovuta al fatto che molti parlano con riferimento al mainframe degli anni '80, ignorando però che nel frattempo questo sistema si è trasformato diventando sempre più aperto, eseguendo una più ampia varietà di carichi di lavoro tali da offrire un rapporto prezzo/prestazioni di gran lunga migliore rispetto a tanti altri concorrenti. E' sufficiente guardare all'ultima generazione di chip presenti nel nuovo mainframe capaci di lavorare ad una velocità superiore a qualsiasi altra architettura disponibile sul mercato.

Eppure il problema di percezione rimane.

Rimane perchè dilagano le esperienze e le dicerie sui sistemi x86, perchè si diffonde sempre più la cultura del cloud, forse perchè più facili, forse perchè più semplici, forse perchè di primo impatto più economici ma, seguendo il paradigma della società odierna, sono tutte caratteristiche che vanno a discapito della qualità, dell'efficienza e dalla lungimiranza che oramai pare interessino poco di questi tempi purchè si ottenga un risparmio immediato a tutti i costi, spostando i problemi su chi arriva dopo di noi.

E questo lo si può evincere dalla potenza di calcolo offerta dalla nuova generazione degli IBM z16, ma anche dagli alti livelli di servizio e di utilizzo che un sistema scalato orizzontalmente non riesce certo a raggiungere in confronto a sistemi a ridimensionamento verticale.

Ed ecco che si apre la nuova sfida per il mondo mainframe, una partita da giocare con una nuova generazione di professionisti IT che semplicemente non conoscono di cosa sia capace il mainframe di oggi. Questa è la vera sfida per IBM, cioè di saper rispiegare e far comprendere al mondo tecnologico dell' IT il valore della piattaforma in termini di affidabilità, flessibilità e soprattutto sicurezza.

Anzi, a dire il vero il mainframe ha una grande opportunità da giocarsi all'interno del dominio del cloud computing. Spesso quando si parla di cloud molti chiudono occhi ed orecchie di proposito per non vedere e non sentire come il mainframe possa giocare un ruolo importantissimo basato su oltre 40 anni di esperienza come ambiente multi-tenant in cui le risorse informatiche possono essere condivise a diversi livelli con diverse prerogative. Ma niente, piuttosto si preferisce guardare col paraocchi a tutti i fornitori di servizi cloud che sono in continua rincorsa nell' imparare a fare le cose che il mainframe fa da molto tempo, oserei dire fin da quando esiste l'informatica aziendale. 

Certamente per giocare questa partita il mainframe dovrà far leva su "mamma IBM" per dimostrare tutti i vantaggi in termini di prezzo, prestazioni e benefici, soprattutto in termini di carichi di lavoro, per tutti quei domini in cui può davvero fare la differenza offrendo un valore migliore rispetto allo scale-out odierno.

Mi rendo conto della difficoltà nel digerire il messagio di come il mainframe possa risultare scelta "migliore", ma posso certamente affermare che sono molti fattori a cui i professionisti della nuova era digitale devono saper considerare sia per l'ottimizzazione delle risorse, sia per la tecnologia offerta ma soprattutto per i ricavi non di domani ma del prossimo futuro. Per questo motivo continuo a pensare che nei prossimi anni, piano piano, verranno alla luce una serie di scenari in cui per sicurezza, affidabilità, scalabilità e costi il mainframe risulterà ancora una eccellente alternativa.

“Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire”

Giovanni Salafia

Technical Account Manager presso BMC Software

2 anni

Gran bel articolo da vero amatore...

Emilio Guarnieri

CICS Systems Administrator at OTS-BCCSI

2 anni

Ottima esposizione “con il cuore in mano”. Tra l’altro, ho appena sperimentato che il CICS Liberty Profile consente di eseguire applicazioni Java che, attraverso la codifica di datasource ad hoc, possono accedere a dati Oracle residenti in server distribuiti, utilizzando jdbc Type4

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