Riflessioni sul fare impresa, sul tempo, sulla finanza e sul perché l’importanza della velocità è spesso sottovalutata.
Qualche appunto, come in un ideale zibaldone, a margine di una riunione avuta in questi giorni per valutare la strategia di un Gruppo. Mentre riordinavo gli appunti ho pensato che potessero essere utili anche per una platea più ampia. Da utilizzarsi quasi come bozza di check list (ad uso e consumo dell’ imprenditore) per costruirci intorno un action plan. Prima ancora dei numeri, un elenco di cose molto operative da fare. I numeri verranno dopo, dopo aver delineato la strategia. Ovviamente l’articolo non vuole essere esaustivo ma semplicemente fare da stimolo per un futuro confronto. Gli appunti sono stati riordinati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, perdonate qualche ripetizione o qualche sintesi un po’ banale.
Fino a qualche anno fa, gli scenari di mercato erano relativamente stabili e le dinamiche evolutive abbastanza prevedibili. Le innovazioni tecnologiche avvenivano a un ritmo lento, permettendo alle aziende di adattarsi con calma, e i potenziali competitor erano chiaramente identificabili. Questo contesto consentiva alle imprese di pianificare le proprie strategie con una sicurezza maggiore rispetto a oggi. Tuttavia il panorama imprenditoriale ha subito un cambiamento radicale. Per un imprenditore adattarsi a questi nuovi scenari è divenuto non solo necessario ma vitale.
Note a margine. Riflessioni sul fare impresa, sul tempo, sulla finanza e sul perché l'importanza della velocità è spesso sottovalutata. #restartupSHARE ON X
1. Innovazione Tecnologica: Veloce e Impattante
L’innovazione tecnologica è oggi estremamente veloce e può influenzare non solo il prodotto offerto, ma anche il mercato e, ancor più profondamente, il modello di business stesso.
Tecnologie come l‘intelligenza artificiale stanno creando nuove opportunità e nuove minacce. Non solo, stanno creano aspettative che impattano sul business sia ritardando investimenti (in attesa di prodotti maturi) sia attirando investimenti in determinati settori ed in determinate aziende che vengono ritenute (da investitori e da clienti) più affidabili e pronte sull’innovazione.
Il cambiamento è tale che, per sopravvivere e prosperare, è necessario non solo osservare le tendenze tecnologiche, ma anticiparne l’impatto sui processi aziendali e sulle dinamiche di mercato (es. comprendere gli impatti finanziari tra dinamica degli investimenti e ciclo di vita del prodotto). La flessibilità organizzativa e la predisposizione a sperimentare divengono dunque asset strategici.
2. Il Fattore Tempo: La Velocità è Tutto
Il fattore tempo ha assunto un ruolo fondamentale. Essere lenti significa oggi esporsi a rischi significativi, al punto di mettere in crisi la stessa sopravvivenza aziendale. La rapidità d’azione è cruciale: che si tratti di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato o di adattarsi a nuove tecnologie (flessibilità), il vantaggio competitivo è dato dalla capacità di eseguire con precisione in tempi estremamente ridotti.
Un’impresa deve essere capace di prendere decisioni rapide, con un approccio di tipo “agile”, ma allo stesso tempo evitare la trappola dell’improvvisazione.
La combinazione tra un’esecuzione rapida e una strategia ben ponderata rappresenta un equilibrio complesso da raggiungere, ma è imprescindibile per competere.
La combinazione tra un'esecuzione rapida e una strategia ben ponderata rappresenta un equilibrio complesso da raggiungere, ma è imprescindibile per competere.SHARE ON X
3. Breve Periodo e Visione di Lungo Periodo
Per navigare le acque instabili del contesto odierno, è necessario unire l’agire nel breve periodo con una visione di lungo termine. La rapidità è importante, ma senza una direzione strategica chiara, rischia di diventare semplicemente attivismo improduttivo. Le imprese di successo sono quelle capaci di intraprendere azioni immediate senza perdere di vista la direzione di lungo periodo. In altri termini, la strategia aziendale dovrebbe essere come una mappa, in grado di orientare le scelte quotidiane e di garantire che ogni passo vada nella direzione del traguardo prefissato.
FATTORI CRITICIBREVE PERIODOLUNGO PERIODOInnovazioneAdattarsi rapidamenteInvestire in competenze, ricerca e sviluppo, ecc.Risorse UmaneFormazione immediataCrescita e retention talentiMercatoRispondere a esigenze dei clientiCostruire fedeltà e relazioni
Per navigare le acque instabili del contesto odierno, è necessario unire l'agire nel breve periodo con una visione di lungo termine.SHARE ON X
4. Il Valore degli Asset Immateriali
Un elemento spesso sottovalutato, ma di importanza strategica, è il valore degli asset immateriali: competenze, brand, reputazione, network relazionali. Questi asset non sono contabilizzati in bilancio in maniera visibile come le immobilizzazioni materiali, ma rappresentano una componente fondamentale del valore d’impresa.
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In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente, le competenze dei dipendenti diventano uno degli asset più importanti. Le aziende che sono in grado di attrarre e trattenere talenti, che possono contare su una reputazione solida e che hanno costruito un brand riconoscibile e affidabile, sono quelle che possono affrontare il futuro con maggior fiducia.
5. I Dati: Opportunità e Limiti
L’importanza dei dati è stata enfatizzata fino quasi all’esasperazione. La capacità di raccogliere, analizzare e utilizzare dati può fornire un vantaggio competitivo significativo, ma bisogna fare attenzione a non cadere nella trappola dell’eccesso di controllo. Troppo spesso si osservano imprenditori che utilizzano i dati non per prendere decisioni ma come una sorta di “coperta di Linus” per evitare l’azione.
È cruciale ricordare che l’analisi dei dati è uno strumento, non un fine. La paralisi da analisi è uno dei pericoli più grandi in un contesto in cui la velocità è essenziale. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’analisi accurata e la decisione rapida, usando il dato per abilitare l’azione, non per frenarla.
Approccio ai DatiConseguenzaUtilizzo come supporto decisionaleDecisioni più rapide e informateEccesso di controlloParalisi decisionale e perdita di opportunità
La paralisi da analisi è uno dei pericoli più grandi in un contesto in cui la velocità è essenziale.SHARE ON X
6. Ridefinire la Dimensione Minima per Competere
Ricorda che cambiando il mercato ed il modello di business l’imprenditore deve ridefinire la dimensione minima per competere, per poter disporre sia di competenze adeguate sia di risorse finanziarie sia di capacità di investimento in innovazione.
7. Nuove partnership per sviluppare l’ecosistema
Tuttavia, è importante notare che una maggiore dimensione non è sempre l’unica soluzione: si può supplire alla necessità di risorse attraverso partnership strategiche. Le alleanze con altre aziende, le collaborazioni con startup innovative e il coinvolgimento di partner tecnologici consentono di accedere a competenze specifiche e di condividere i costi di sviluppo e innovazione. In questo modo, anche imprese di dimensioni più contenute possono raggiungere un livello di competitività elevato, sfruttando sinergie e complementarità tra diversi attori del mercato. Fino a creare ecosistemi (ma qui il discorso diventa più ampio e meriterebbe un maggiore approfondimento).
Inoltre, delegare a partner esterni attività non strategiche consente di ottimizzare le risorse, essere più veloci e focalizzati su ciò che si sa far meglio. Questa strategia permette alle aziende di concentrarsi sulle proprie competenze distintive, mentre affidano compiti operativi e di supporto a partner specializzati, garantendo così un utilizzo più efficiente delle risorse e una maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti.
8. Il Ruolo della Finanza Aziendale
In questo contesto, la finanza aziendale assume un ruolo da protagonista. È fondamentale comprendere che la finanza non è solo un’attività di supporto, ma rappresenta il motore che permette di far coincidere le risorse con le ambizioni. La gestione finanziaria è strettamente legata al concetto di tempo e al futuro dell’impresa: disporre di una solida pianificazione finanziaria consente di sostenere la velocità del cambiamento e di investire negli asset immateriali necessari per costruire il futuro.
Una buona gestione della finanza aziendale permette di allocare risorse in modo efficiente, di valutare la sostenibilità delle scelte strategiche e di fornire quella tranquillità necessaria per prendere decisioni coraggiose in tempi rapidi.
la finanza non è solo un'attività di supporto, ma rappresenta il motore che permette di far coincidere le risorse con le ambizioni.SHARE ON X
Conclusione
Il nuovo modo di fare impresa richiede una mentalità aperta, veloce e resiliente. L’innovazione è un processo continuo, il tempo è una risorsa cruciale, e gli asset immateriali sono il vero patrimonio dell’impresa. Il dato è uno strumento, ma non deve diventare una barriera all’azione. Infine, la finanza aziendale deve sostenere ogni passo, integrando la visione strategica con la gestione operativa del quotidiano.
L’imprenditore oggi, specie in un settore tecnologico, è chiamato a navigare un mare in tempesta, dove l’agilità, la visione e una corretta gestione delle risorse sono le chiavi per arrivare a destinazione. Unire pragmatismo e lungimiranza non è semplice, ma è ciò che fa la differenza tra il semplice sopravvivere e il prosperare.
Management Consultancy - Managing Director - Direttore Generale - Country Manager
2 mesiSono assolutamente d'accordo con te, Andrea, il tema della velocità decisionale è più che mai cruciale
Senior Economic Consultant, Oxford Economics/// Direttore Osservatorio del Terziario, Manageritalia/// President and Founder, EconPartners srl
2 mesiOttime considerazioni Andrea. AnalysisParalysis vs velocità decisionale. Crucialità dell'analisi finanziaria per la sostenibilità di una chiara strategia aziendale. Sfida tecnologica su digitale e IA che aumenta il peso di asset immateriali. Tutti elementi che confermano come il futuro si svilupperà intorno alla qualità e competitività dei knowledge-intensive services, con i beni materiali a integrare e usufruire di tale qualità/competitività essenzialmente di riflesso. MANAGERITALIA Carlo Alberto Carnevale-Maffè Andrea Montanino Marco Leonardi Federico Fubini Alessandro Terzulli Gregorio De Felice Francesco Filippucci Andrea Cerrato Luca Riva Mario Rocco Maeve R. Alberto Caruso Nicola Nobile Marco Ballarè