Riflessioni (sul futuro) dopo la bufera
Nel futuro ci siamo dentro completamente, fin da oggi. È il pensiero che mi ha suggerito quanto è successo nei giorni scorsi sulle montagne del Trentino Alto Adige - ma pure sulle “mie” montagne bergamasche. Decine di migliaia di alberi abbattuti dalla bufera, interi boschi cancellati in pochi minuti. E quella frase ricorrente: “ci vorranno 100 anni perché tutto ritorni com’era fino a ieri”.
DECISIONI ANTICIPANTI
Cose già successe: appunto 100 anni fa, la I Guerra Mondiale aveva cancellato case e paesi ma anche interi boschi, distrutti dalle bombe e dagli incendi provocati dai combattimenti. Chi ri-piantò quei boschi non li ha visti adulti, e noi non vedremo adulti i boschi che ri-pianteremo nei prossimi mesi. Come li-ripianteremo? Come e dove l’uomo del 2018 opererà nel ricostituire un ambiente che poi vivrà di vita propria, influenzando la vita delle generazioni future? Tempi di piantumazione, modalità, localizzazione degli esemplari, maggiore o minore biodiversità... Le decisioni prese oggi avranno effetto sulla vita delle persone, sulla società, sull’economia fra 50 e fra 100 anni. Letteralmente: sono le decisioni di oggi a dare forma al futuro. E sono scelte di natura tale per cui non si torna indietro tanto facilmente. Se qualcuno vorrà cambiare qualcosa, gli ci vorranno lustri e lustri per godere degli effetti di decisioni diverse.
APPROCCIO SISTEMICO
Anche se la prima cosa che percepiamo è la distruzione dei boschi, l’effetto della bufera non sta tutto lì. Quegli ambienti devastati sono un danno per il turismo, che significa albergatori, ristoratori, guide.... E ambiente devastato non significa solo alberi abbattuti: abbiamo visto fotografie di animali spersi, in fuga da un habitat che non c’è più. Ancora: tutto quel materiale improvvisamente disponibile, dicono gli esperti, farà crollare il prezzo del legname. Ci vanno di mezzo grossisti, trasportatori, costruttori, mobilieri... un’intera filiera che dall’oggi al domani vede crollare il proprio valore.
Sicuramente migliaia di aziende e di persone si trovano davanti uno scenario profondamente cambiato, e dovranno prendere una serie di decisioni. E queste decisioni di oggi saranno influenzate dalle decisioni di ieri: secondo quanto avevano preso in considerazione un’eventualità del genere, secondo le cautele che avevano deciso di prendere, oggi si trovano più o meno spiazzati, più o meno attrezzati per sopravvivere e superare un evento catastrofico.
Poche ore di bufera hanno cambiato faccia ad un sistema vasto e articolato, sia per quanto riguarda il qui e ora, sia per ciò che accade lungo la linea del tempo, andando verso il futuro ma anche venendo dal passato. Ambiente, natura, economia, società, benessere... Se il sistema che oggi dobbiamo ri-avviare sarà più o meno robusto, cioè in grado di reggere nel tempo, dipenderà da quanto sarà lungimirante e sistemico l'approccio adottato. Pensiamoci, la prossima volta che dobbiamo prendere una decisione.
Questo post è stato pubblicato originariamente nel blog di www.disegnareilfuturo.com