RIFORMA PENSIONI 2021

#Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

#INPS_Official


Sappiamo che le nostre Istituzioni stanno lavorando alla riforma delle pensioni e dal sentito dire non si preannuncia nulla di equo e di vantaggioso per i lavoratori.

Pubblico questo post con la speranza che sia condiviso più possibile e che arrivi a più persone e sopratutto ad organi di informazioni, Istituzioni(tutte), legislatori, organizzazioni sindacali,…..

Vorrei portare alla luce la fascia di lavoratori cinquantenni/sessantenni proveniente principalmente dal settore privato che hanno perso il lavoro per vari motivi. Per noi non ci sono speranze di reinserirsi in un percorso lavorativo,anche riqualificandosi......siamo emarginati da tutti, siamo gli invisibili!!! Questa categoria di lavoratori avrebbe preferito avere ancora il posto di lavoro, avere uno stipendio, facendo una vita dignitosa, e andare in pensione a tempo dovuto. Generalmente questi lavoratori si ritrovano a sessant'anni con circa quarant'anni di contributi, senza nessun sussidio, monoreddito.....secondo voi questo non sarebbe anche una quota 100(60+40)? E' paradossale! Non vediamo assolutamente come potremmo arrivare a 67/68 anni in queste condizioni.

E' assolutamente necessario che i legislatori competenti prendano questi lavoratori in considerazione, non ci possono portare alla povertà dopo avere versato 40 anni di contributi..... o lo stato ci manda in pensione altrimenti deve farsi garante e dare un lavoro dignitoso nell'accompagnare i sessantenni alla pensione! Una soluzione potrebbe essere lavoro/pensione oltre che un calcolo età/contributi (equo e dignitoso).

In più sono contrario, in questo caso, ad accettare come soluzione gli spesso citati RDCittadinanza o REM. Perché non può essere paragonato un cittadino che non ha mai, o poco, lavorato ad un cittadino che per quarant'anni ha contribuito e versato! Quest'ultimo si riconosce dal fascicolo previdenziale e lo si può sostenere senza che si debba presentare modello ISEE e burocrazia varia....l'INPS di noi sa tutto!!! Certo è che se mi sono dovuto rifugiare a casa di un genitore perché tu Stato non sei stato capace di sostenermi il mio indicatore economico sale perché magari il genitore convivente percepisce una pensione e lui fa il ruolo che tu Stato avresti dovuto avere. Tu Stato ti devi organizzare per incrociare i dati in modo che i sostegni vengono erogati a persone che hanno contribuito una vita. Sappiamo che il modello ISEE viene spesso falsato da cittadini ingrati che riescono a far sparire entrate e beni.

Io (come tanti altri cittadini) a te Stato non ti devo niente, ho versato i miei contributi per molti anni, non ho cartelle esattoriale, non ho beni di proprietà, non ho mai evaso, …..non puoi non sostenermi!

So per certo che in altri paesi Europei hanno da tempo soluzioni per questa fascia di lavoratori e quindi la possiamo trovare anche noi.

Chi vi scrive ha sessant'anni e 39 di contributi, mono reddito, senza lavoro e senza sussidio e sono seriamente preoccupato per il futuro prossimo. Ho inviato tante e-mail a istituzioni sia politiche che sindacali spiegando la mia situazione. Questa condizione è simile, se non la stessa, a quella di tanti lavoratori ex dipendenti privati, ai quali a causa di fallimenti aziendali si trovano in questo contesto, nostro malgrado, ma tuttora non ho ricevuto nessun cenno di riscontro o solidarietà.

Buona giornata a tutti voi

Renato FAGNANI

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