Riformare l'Alleanza Atlantica

Riformare l'Alleanza Atlantica

Occorre a mio avviso riformare la NATO, che deve continuare ad esistere, con un regolamento giuridico vincolante che ponga tutte le nazioni aderenti su un piano di uguaglianza nei diritti e nel protagonismo pubblico, e che democratizzi le decisioni comuni da prendere collettivamente e a maggioranza semplice, dopo un ampio dibattito al quale tutti i rappresentanti, senza eccezioni, sono chiamati a partecipare. Solo così sarà possibile impedire la 'dittatura totalitaria e totalizzante' di una nazione sugli altri Paesi che aderiscono all'Alleanza Atlantica, che impone agli altri, dall'alto alla base, i propri modelli di pensiero e di comportamento. Tale riforma della NATO vuol dire che gli Stati Uniti d'America non devono più esercitare il proprio assoluto dominio nell'Alleanza Atlantica, poichè diventerebbero una nazione pari alle altre e non più al di sopra di esse. Democrazia, egualitarismo e decisioni in comune al di fuori di ogni iniqua divisione tra superiori e inferiori, tra dominatori e dominati, devono costituire gli assi portanti della riforma della NATO. Per me possono benissimo far parte dell'Alleanza Atlantica l'Ucraina, la Finlandia, la Svezia e perfino la Svizzera; vorrei che la NATO fosse allargata all'America Latina, all'Africa, all'Asia e all'Oceania. Ma la riforma della NATO è imprescindibile da ciò. Mi auguro che i partiti progressisti in Italia e nell'Unione Europea sostengano tale necessità.

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