Salone del Mobile, l’importanza del dato previsionale degli arrivi. Grande attesa per gli americani

Salone del Mobile, l’importanza del dato previsionale degli arrivi. Grande attesa per gli americani

Con l'avvicinarsi del #SaloneDelMobile 2024, Milano si prepara ad accogliere uno dei momenti più significativi dell'anno per i flussi turistici internazionali. Un evento che contribuisce a mantenere elevato il ritmo degli arrivi in città, già ben avviati dal break pasquale.

Quale sarà la nazionalità straniera più presente in città? Quante notti deciderà di rimanere a #Milano? In quale area preferisce soggiornare? Tutte domande che il mondo del #Retail è giusto si faccia in previsione dell’evento, per capire quale tipo di turista dover accogliere in boutique.

È qui, allora, che può e deve intervenire il supporto della consulenza, di cioè chi i #Dati li possiede e di chi è in grado di ricavarli, unirli e presentarli in maniera strategica, offrendo una prospettiva utile per definire un piano d’azione e attrazione verso il proprio negozio, nonché di gestione consapevole dei potenziali flussi in arrivo.

Il dato previsionale è sempre più decisivo e anche noi in Global Blue, che possiamo contare su importanti dati consuntivi di prima parte sul #TaxFreeshopping, ci siamo mossi nel post-Covid per ricercare un partner che – attraverso le proprie analisi – potesse condividere in anticipo con il mercato lo scenario futuro, basato per esempio sulle ricerche online di soggiorno in una data area.

Da qui nasce THE NEXT, uno strumento che consente ai brand di pianificare le scelte di business in modo data driven.

In vista del Salone del Mobile, l’evento più impattante in termini turistici per Milano insieme alla Fashion Week, abbiamo deciso di mettere a punto un report THE NEXT che ci indicasse cosa aspettarci nella settimana della rassegna.

Ebbene, possiamo affermare che oltre tre quarti della domanda di soggiorno proviene dall’estero, con gli Stati Uniti che rappresentano la principale nazionalità (21,5%). Grande attenzione all’evento la mostrano poi i cittadini britannici (5,2%). Queste due nazionalità si distinguono per una Booking Window (la finestra temporale di prenotazione) rispettivamente di 48 e 57 giorni, contro una media generale di circa 2 mesi. Ciò rimarca il loro notevole interesse per la manifestazione.

 Un altro dato interessante da capire è quello relativo ai giorni più richiesti. In questo caso si tratta di lunedì 15 e martedì 16 aprile, per una permanenza media di oltre due notti (dato che supera le tre per nazionalità come Paesi arabi, Australia, Brasile, Canada o India). Il turista medio, inoltre, viaggia in coppia (71%) e la zona più ricercata è quella limitrofa alla Stazione Centrale.

 L’attesa, quindi, è ancora per gli americani, protagonisti indiscussi del #Turismo e dello #Shopping dal post-pandemia ad oggi. Attenzione poi ai cinesi, che stanno effettivamente tornando. Lo dicono i dati Global Blue su scala nazionale: nel primo trimestre del 2024 la loro contribuzione alla spesa Tax Free shopping totale è del 14%, secondi solo agli americani (15%). A Milano sono già prima nazionalità, grazie anche al boost del Capodanno cinese dello scorso febbraio. Qui hanno speso in media 2.046 euro (+43% vs 2019), segnando un recovery del 72% sul pre-pandemia.

Americani, inglesi e cinesi dunque. Senza tralasciare gli arabi, che hanno appena terminato il Ramadan: l’esperienza ci dice che le prime settimane successive al periodo di digiuno sono sempre le più floride per lo shopping. Una consapevolezza di cui i retailer devono fare tesoro e resa possibile grazie all’analisi dei dati comportamentali e allo studio previsionale: una base sempre più necessaria a definire per tempo le strategie aziendali del brand.


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