Sarà un anello a facilitare la vita ai non vedenti?
FingerReader è composto da un anello con una piccola videocamera integrata che legge il testo per facilitare la vita di chi lo indossa. Ma per farlo arrivare sul mercato servono investitori
Un dispositivo indossabile capace di leggere e pronunciare i testi per favorire la comprensione di non vedenti e ipovedenti senza l’ausilio del braille. È FingerReader, un progetto che dopo anni di ricerche, test ed esperimenti è ora pronto per l’arrivo sul mercato. Al centro del sistema c’è un anello con una piccola videocamera integrata che legge il testo, poi elaborato e trasformato in un file audio da un algoritmo. In tal modo lo stesso dispositivo riproduce le parole registrata tramite il microfono interno permettendo ai non vendenti di comprendere cosa si trovano di fronte.
Nato da una collaborazione tra il Mit di Boston e la Singapore University of Technology and Design, grazie al team guidato da Suranga Nanayakkara – all’avvio del progetto professore dell’Università di Singapore e ora in cattedra presso l’Istituto di Bioingegneria di Auckland – il sistema è stato affinato e migliorato ed è in grado di guidare chi lo indossa emettendo delle vibrazioni quando si deve passare a una riga di testo successiva e quando si posiziona il puntatore all’inizio di una frase.
Ciò significa che FingerReader può accompagnare e facilitare la vita dei ciechi in tante situazioni (come leggere il menu al ristorante, le etichette dei prodotti quando si fa la spesa, le pagine di un libro, le informazioni su un medicinale), offrendo loro una maggiore autonomia.
Per iniziare a facilitare la loro vita, però, servono investitori pronti a scommettere sul dispositivo da polso, che al momento è ancora un prototipo.
L'Autore dell'articolo è Alessio Caprodossi
Articolo tratto da Wired.it del 16/11/18