Scorciatoie
La Treccani definisce scorciatoia la “Strada secondaria, viottolo o sentiero, che unisce due punti o due località con un percorso più breve in confronto alla strada principale o più importante”.
Il tema sta tutto nella prima parte: “Strada secondaria, viottolo o sentiero” che sottende essere un percorso meno ampio, comodo, accessibile rispetto quello prevalentemente utilizzato.
Il potere magico della scorciatoia è quello di aumentare la durata della nostra vita più vera, o meglio, di aumentare il tempo utile a nostra disposizione, riducendo il periodo di percorrenza tra due luoghi o situazioni pur a fronte di un viaggio meno confortevole.
E’ un do ut des: rinuncio alla comodità per una maggior velocità.
La ricerca delle scorciatoie può essere letta come la necessità di disporre di maggior tempo da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto o, comunque, a occupazioni per noi più importanti.
Evviva quindi le scorciatoie, chi le cerca e chi le trova.
Ma è sempre vero?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo introdurre due altre categorie: ciò che è facile e ciò che è difficile.
Ogni giorno ci troviamo di fronte alla necessità di prendere delle decisioni personali, famigliari, lavorative, etiche, politiche, etc…
Spesso, più di una scelta sembra essere corretta. E quindi, come comportarsi?
L’analisi ex post delle mie esperienze personali mi ha portato a concludere che le opzioni corrette in ogni situazione sono sempre state quelle più difficili: quelle, cioè, che sottendevano maggior complessità di esecuzione o tempo di realizzazione o difficoltà di gestione.
Purtroppo, questo mio percorso introspettivo mi ha anche restituito l’evidenza che spesso, io e le persone a me vicine, e per estensione l’uomo in generale, tende ha fare la scelta più comoda, più facile, quella che gli genera meno stress.
Forse è normale, tutti rifuggiamo le complicazioni, ma in realtà scegliere la semplicità oggi significa solo posticipare la complessità a data da destinarsi.
Ho imparato, ma ancora non riesco ad essere sempre coerente con me stesso, che la scelta difficile è sempre quella corretta.
Adesso con tutti gli elementi, possiamo tornare a parlare di scorciatoie, di quelle belle e di quelle brutte.
#bellescorciatoie: le scorciatoie sono utili, leali e quindi belle quando barattano un risparmio di tempo con un supplemento di fatica. L’atleta che si allena più degli altri per recuperare dei gap tecnico/fisici, il politico che si fa intervistare (accettando anche le domande difficili) per spiegare le sue ragioni, il genitore che oggi investe tempo a spiegare i suoi "no" al figlio, per renderlo, domani, un uomo migliore.
#bruttescorciatoie: le scorciatoie sono opportuniste, subdole e quindi brutte quando non puntano ad uno scambio ma pretendono un vantaggio a costo zero. Il ciclista che usa il doping per vincere, il politico che usa i social (fuggendo al contraddittorio) per seminare la paura ed raccogliere un consenso facile, il genitore che accontenta il figlio in ogni cosa anziché educarlo.
Avere contezza di tutto ciò è la condizione necessaria, ma non ancora sufficiente per bene agire.
Resta la ritrosia ad affrontare le difficoltà che le scelte giuste, sottendono.
Cerchiamo sempre scorciatoie e spesso senza chiederci a quale categoria appartengano.
Non è facile, ma provare di volta in volta a capire quali siano le #bellescorciatoie, è già un buon inizio.
Recruitment Manager Forever®|
5 anniHo gradito molto l’articolo e di come racconta di un tema comune nella mia attività lavorativa. la scorciatoia a volte viene proposta cone soluzione e forse a volte viene accettata per la fretta di “avere”. La scorciatoia in un sentiero di montagna richiede preparazione, buone scarpe, attenzione. La scorciatoia nel business richiede approssimazione e poca attenzione per l’altro. Preferisco buone scarpe per un percorso più lungo che va vissuto, maturato, goduto sino a quando sento di aver raggiunto la mia meta.
Insegnante
5 anniPer il mio modo d'essere non ho mai considerato che ci potesse essere una strada più breve perché ho fatto dell'impegno una bandiera ,poi mi sono accorta ,con il tempo, che potevano esserci strade più brevi di tutto rispetto....
Senior Wealth Advisor presso Banca Generali
5 anniÈ un territorio molto difficile ma già incontrare qualcuno che si pone il problema è qualcosa di straordinario