Security “Resiliance” vs Security “Anti-Fragile” al tempo del COVID-19

E’ proprio in questo momento storico, che la trasformazione della sicurezza informatica e della continuità operativa deve porsi una domanda: Un sistema resiliente o robusto è comunque uguale alla sua versione “Fragile”?

L’inflazionato uso del significato di “sistema resiliente” esprime oggi solo che l’impianto ha "qualcosa in più", finalizzato ad aumentare la propria resistenza. ( Capacity, Availability etc..)

Per proteggere un sistema “Fragile” in genere si implementa un concetto di resilienza. Ma robustezza e resilienza portano in sé un grosso limite, la non evoluzione se ci pensiamo bene.

L'evoluzione, in natura, non è basata sulla protezione e potenziamento degli organismi viventi ma sul cambiamento degli stessi, avendo come risultato organismi nuovi rendendoli non fragili.

Ora se applichiamo la stessa teoria alla Sicurezza informatica & BCM il concetto di “Anti fragilità” indicherebbe la capacità di cambiare, di accettare le richieste di cambiamento, di migliorare attraverso l'apprendimento continuo.

Un sistema Anti-fragile ama il caso e l'incertezza e denota la caratteristica di un sistema di cambiare di fronte a fattori di stress esterni al fine non di proteggersi bensì di irrobustirsi e di rispondere in modo offensivo e non difensivo.

Oggi è il momento corretto, quasi irripetibile, per diventare e pensare in modo “anti fragile” che e’ estremamente diverso da “Resiliente”. Trasformare la Security invece che potenziarla è il nuovo “organismo” dell’evoluzione della Sicurezza informatica.

Tu che Organismo sei? Resiliente o Anti-Fragile?