Seduzione e tradimento
Oggi mi viene in mente un film bellissimo dove si parla di seduzione ( "Il danno" di Louis Malle )
La figura materna docet perche esistono figure materne estremamente fragili, che esigono il massimo sforzo di adattamento dal loro figlio e minacciano di abbandonarlo non appena egli trova un modo per dire di no. Da adulto egli cercherà nevroticamente di trasformare in “attiva” questa dinamica che ha subito da bambino: offrendo alla donna gratificazione e ammirazione e poi sottraendogliela all’improvviso (tradimento). C’è una vera e propria illusione di libertà in questi atteggiamenti, di cui il tradimento costituisce una delle ferite più brucianti. Dietro questa “libertà” si nasconde di fatto una profonda dipendenza, quella di un individuo che non ha il diritto di dire no perché sua madre non l’avrebbe sopportato. Naturalmente questa rappresaglia tardiva e deviata, questo ritorcere su altre creature femminili la sofferenza inflitta al “seduttore” dalla prima e più potente figura femminile della sua storia personale, non può saldare il conto e chiudere la partita.
É su questo “ saldo “ che si lavora ogni giorno con il seduttore narcisista che porta un dolore profondo di solitudine antica.
Ringrazio Nicola Marai per lo spunto di riflessione
Per una lettura analitica del tema:
ALDO CAROTENUTO – AMARE E TRADIRE –
Cap. XI^ “COAZIONE DEL SEDUTTORE E VANTAGGIO DEL TRADITO - (pg.125-126-127) (BOMPIANI 1991)
Immagini tratte dal film "Il danno" di Louis Malle (1992)