Sferracavallo, il paese dei pescatori: una chicca tutta lungomare
Tra i borghi marinari che puoi visitare, a pochi km dal Saracen Sands Hotel, sicuramente c’è Sferracavallo. Paesino che si affaccia sul mare dalla secolare tradizione di pescatori e uomini forgiati col sale e il sole. Oggi vi raccontiamo perché dovete visitarlo.
Eccola lì Sferracavallo: poche case, tanto mare. Pescatori e santi, uomini dalla pelle bruciata dal sole e un’atmosfera antica che ti riporta indietro nel tempo. Considerata una sorta di frazione di Palermo, ha avuto le sue stesse dominazioni ed è sempre stata uno sbocco chiave sul mare. Oggi è meta turistica e museo a cielo aperto delle tradizioni marinare, nonché luogo di accesso principale al lato occidentale della Riserva Naturale di Capo Gallo.
IL VILLAGGIO SENTINELLA
Sferracavallo – il cui nome deriva dall’attività dello “sferrare i cavalli” visto che lungo i collegamenti venivano trainati diversi equini – nasce come snodo per i pescatori, ma soprattutto come anello di questa lunga catena che era il sistema sentinella delle torri costiere della Sicilia, torri abbattute per la costruzione dell’autostrada. Un centro di avvistamento molto importante per i primi nuclei di abitanti, minacciati dalla pirateria del mare.
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DI VILLE E DI GROTTE
Se Barcarello oggi è sede di villeggiatura di molti palermitani, un tempo sulla strada per il borgo marinaro sorgevano numerose ville d’epoca: Villa Arezzo, Villa Maggiore Amari e Palazzotto. Del resto, Sferracavallo è il terminale della cosiddetta piana dei colli, luoghi di ville liberty e storie fantastiche. Ma c’è un patrimonio naturale a fare da sfondo ed è quello delle grotte, dimore a loro modo, delle tribù di cacciatori sin dalla preistoria. E tra queste, quella dell’impiccato è la più rilevante per valore storico, all’interno della quale sono stati ritrovati resti di ippopotami ed elefanti. All’interno della grotta del Pecoraro, diversi resti di ceramica risalenti al 1500 a.C
SACRO…
“Cosimo” è tra i nomi più diffusi e non è un caso, se consideriamo che la festa patronale è dedicata proprio ai SS. Cosma e Damiano: una processione che ogni anno attira fedeli e curiosi l’ultima domenica di settembre per il suo alto valore culturale e antropologico. Scene molto intense quelle dei simulacri che stazionano davanti alle abitazioni dei malati che ne fanno richiesta. La “vara” accompagnata dai giovani fedeli in bianco e fazzoletti rossi è un’immagine molto importante nell’immaginario locale.
E PROFANO
Le motivazioni culturali incontrano sicuramente quelle culinarie, visto che sia per i siciliani che per gli stranieri Sferracavallo resta una tappa importante per gustare le prelibatezze siciliane (di mare e non solo). Tanti ristoranti, alcuni anche sopraelevati con vista mare attraverso vetrate trasparenti. Un mare che con le luci delle lampare, di notte, è qualcosa di mozzafiato. Pesce fresco, polpo bollito e frutti di mare sono un must. Avete bisogno di altri motivi per visitare questo luogo?