Siamo alla fine della democrazia come l’avevamo conosciuta?
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Siamo alla fine della democrazia come l’avevamo conosciuta?

L'illusione della libera scelta

Tutto il tempo, durante il lock-down, ho cercato di capire e di dare un senso alle centinaia di situazioni e informazioni contraddittorie e apparentemente senza senso. Quando ho visto dal vivo cosa può fare l’app per il controllo del contagio mi è stato tutto chiaro.

Quali sono le funzioni e l’apparente finalità della app SOS Italia e di altre che concorrono a vincere l’appalto del governo?

Dietro la finalità di sapere chi di noi è contagiato o sarà esposto al contagio con persone che abbiamo incontrato o incontreremo ci sono delle funzionalità talmente mirate e chirurgiche che in effetti, se fosse quello il vero scopo, sarebbe perfetta. Sapendo chi è contagiato e la posizione geo-localizzata di tutti noi, compreso la distanza tra le persone, l’ora e il luogo, il nome di ciascuno di noi, dove viviamo, chi sono i nostri amici e parenti, il governo o chiunque sia abilitato come manager della app può comprendere o addirittura decidere chi ha la luce verde e chi quella rossa da contagio. Se la nostra app dice che abbiamo la luce rossa, un messaggio dell'app manager ci dirà cosa fare, se stare a casa confinati, per esempio. E se non lo faremo, come minimo ci arriverà un verbale o una multa. Ma la situazione potrebbe essere ancora più restrittiva. La polizia potrebbe localizzarci e rinchiuderci contro la nostra volontà “per proteggere i cittadini”. Se l’app manager decide di attivare autonomamente oppure per sbaglio la luce rossa della nostra app o quella di nostro figlio, siamo bollati anche se non siamo realmente contagiati. Una volta bollati, avendo volontariamente acconsentito con l’istallazione della app di aderire al nuovo regolamento, non ci sono leggi o costituzione alla quale possiamo appellarci.

Immaginiamo per un momento che i sessanta e passa milioni di italiani abbiano acconsentito d'istallare l’app. Il manager dell’app saprà in ogni momento cosa facciamo. Tutti i dati dei nostri movimenti saranno in un immenso database, pronti per essere estrapolati, analizzati e utilizzati anche contro la nostra volontà: un momento fa, però, abbiamo detto che volontariamente abbiamo acconsentito d'istallare l’app, dunque acconsentiamo a tutto quello che viene dopo. In altre parole chi oggi sta generando queste app con lo scopo di fare soldi, come si suol dire, sta fabbricando la corda con la quale volente o nolente potrebbe essere in futuro impiccato sulla forca. <<Caro imprenditore software, fatti la fossa da solo che prima o poi devi morire>> questo è il messaggio che vorrei fargli arrivare. 

Inoltre i dati dei movimenti di tutti noi, le abitudini e quant’altro saranno probabilmente venduti al miglior offerente, in modo che possano venderci prodotti che neanche pensavamo di volere. Questo lo fanno già in gran parte i social quindi questa parte nemmeno mi sorprende più di tanto e la lascerò perdere.

Quello che invece non voglio tralasciare è il fatto che volontariamente, istallando l’app, io dia al suo manager, vedi governo, la possibilità di dirmi se e quando posso uscire o no da casa mia, visitare o no un amico o un parente o andare o no a comprare il latte. L’app infatti darà anche la possibilità di fare le autocertificazioni, documenti necessari per giustificare perché ci stiamo muovendo e che in qualsiasi momento possono anche non essere disponibili se l’app manager decide che siamo usciti troppe volte.

Certamente se non ci fosse stata la pandemia e non ci fosse il pericolo del contagio del virus nessuno si sarebbe inventato un’app del genere e nessuno penserebbe mai di istallarla volontariamente.

Ma andiamo oltre. Se una percentuale della popolazione non istallasse l’app, sarebbe accusata di voler mettere a repentaglio la salute di quelli che ce l’hanno. Allora per poter entrare in luoghi pubblici, palestre, centri commerciali, supermercati e persino ospedali, saranno tutti costretti ad avere l’app sperando di avere la luce verde per fare persino la spesa. Altrimenti niente palestra e neanche potremo andare al supermercato o a farci curare una frattura al pronto soccorso. A questo punto “volontariamente" saremo costretti a istallare l’app pregando mai capiti per sbaglio che la lucina diventi rossa.

Certamente la paura di essere infetti è un grosso deterrente per chi spinge l’app. Se non ci avessero informati e o convinti del pericolo, mai ci saremmo convinti di istallare un app che cede il controllo a terzi della nostra libertà di movimento.

Facciamo finta per un momento che i nostri governanti a Gennaio scorso avessero le idee chiare riguardo il fatto che il virus non fosse altro che l’ennesima malattia di cui ci saremmo dovuti creare gli anticorpi. Di fatto gli annunci di tutti i vari presidenti e capi di stato fu quello. A un certo punto qualcuno ha iniziato a sparare numeri. Numeri contraddittori e statistiche che non avevano senso. Come mai sul sito dell'ISTAT i numeri dei morti dello stesso periodo del 2019 in assoluto erano addirittura minori di quelli del 2020 ? Come mai questi dati sono spariti dal sito qualche giorno dopo la scoperta e pubblicazione su i social di queste percentuali?

Spargendo e pubblicando il crescente numero di morti, fate attenzione, a causa del virus i capi di stato e i loro governi sono stati consigliati sul pericolo pandemia e sulla necessità del lock-down. Così hanno dovuto fare il coprifuoco a costo di essere accusati anti costituzionali. Da che democraticamente ci dovevano consigliare cosa fare e non fare, sono passati ad azioni di polizia con verbali e multe per chi andava a trovare la fidanzata. Il lock-down è diventato una imposizione come se fossimo in guerra, unica situazione in cui i diritti di libertà individuali possono essere modificati e controllati.

Dunque torniamo al punto d’inizio. Se era un cane come mai hanno gridato “al lupo al lupo”? Perché adesso che nelle nostre paure esiste il lupo, abbiamo paura e vogliamo che si protegga il gregge e chi ci protegge potrà decidere quando e come farci stare agli arresti domiciliari volontariamente, addirittura a nostre spese.

Ecco che la democrazia come l’abbiamo conosciuta fino a due mesi fa è al capolinea, è sull’orlo della fine. Per giunta indotta per nostra volontà.

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