Sicurezza sul lavoro: un investimento, non un costo.

Nei cantieri è obbligatoria la nomina di un coordinatore per la sicurezza. In caso di infortuni sul lavoro, infatti, l’obbligo è connesso alla previsione di più imprese sul cantiere, anche non contemporaneamente, e non alla successiva verifica.

Una sentenza della Corte di Cassazione definisce precisamente le condizioni che implicano l’obbligo di nomina di un coordinatore della sicurezza, nei cantieri temporanei o mobili. Si tratta di condizioni sulle quali ci sono ancora perplessità, nonostante siano trascorsi circa 25 anni dall’introduzione, nel nostro Paese, delle direttive europee, con il D. Lgs. N. 494/1996.

La suprema Corte ha nuovamente precisato che l’obbligo per il committente di nominare il coordinatore per la sicurezza sorge nello stesso momento in cui si prospetta l’ipotesi di un cantiere in cui convivono più imprese, anche non contemporaneamente.

I cantieri in cui si sviluppano situazioni di convivenza tra imprese ammontano circa al 70%. L’importanza della nomina di un coordinatore non è ancora chiara e spesso gli scenari di incidenti e sanzioni sono il risultato della confusione sull’argomento.

Il coordinatore sulla sicurezza deve essere un professionista in grado di proteggere imprese e personale. Si tratta di un ruolo molto delicato che implica delle imponenti responsabilità.

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