Smart Universities

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SMART UNIVERSITIES

SMART Campus  dove l’IT si serve di sensori e Internet of Things Technologies (IoT), Big data, Analytics, AI e Blockchain per convertire informazioni grezze in un processo decisionale qualitativo migliorando molti aspetti della vita accademica.

Introduzione

L'evoluzione dell'Internet of Things in termini di mercato e di tecnologie è favorita anche dall'integrazione con le principali tendenze innovative che occupano la scena digitale di oggi. Big Data, Artificial Intelligence, Blockchain, rappresentano in tal senso tasselli sempre più importanti dell'ecosistema IoT perché in grado di abilitare nuove opportunità di business, nuove funzionalità e nuovi servizi a partire proprio dai dispositivi IoT e dagli oggetti connessi. In particolare la il connubio tra Internet of Things e Blockchain presenta diverse similarità concettuali alla base, la principale è il concetto di network distribuito, ossia una situazione in cui diversi attori partecipano un network in cui vige assenza di fiducia ed i meccanismi tecnologici che si instaurano mirano a garantire la trasparenza e la veridicità delle informazioni. Infatti, le applicazioni del mondo dell’Internet of Things sono per definizione distribuite, ed è proprio su questo aspetto che la tecnologia Blockchain può coniugarsi efficacemente con l’IoT, in modo tale da aggiungere maggiore fiducia al network di riferimento, che esso sia una città, oppure come vedremo, una comunità come l'Università, garantendo la fruibilità e lo scambio reciproco di dati (lavorati, sicuri ed immutabili) tra gli utenti che fanno parte della rete.

Da Smart City a Smart Campus: un approccio comunitario tecnologicamente distribuito

Le smart city rappresentano un obbiettivo concreto (come testimoniano dettagliatamente il rapporto e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, ribaditi e confermati dal piano PNRR declinato, secondo direttiva europea, dal governo italiano durante la pandemia COVID-19) di una società fortemente digitalizzata, che si serve della tecnologia IoT per ottimizzare costi, risorse ed energia, con lo scopo di diventare 100% sostenibile. Le città sono a loro volta composte da micro-communities e buildings: strutture amministrative, case, attività commerciali, società sportive, circoli sociali e culturali, istituti educativi come università e licei, che possono rappresentare casi d’uso importanti per la transizione smart e gli obbiettivi di sostenibilità.

Tra queste, le università rappresentano un caso interessante di digitalizzazione, lo smart campus appare ben diverso dalle università e dai college del passato e, in molti casi, del presente.

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Ma cosa si intende per Smart Campus?

Il termine viene usato per descrivere istituzioni educative, che utilizzano tecnologie all'avanguardia intrecciate tra loro senza soluzione di continuità all'interno di un'infrastruttura ben progettata. Ciò rende possibile avere un ateneo "connesso digitalmente", in grado di migliorare l'esperienza degli studenti all’interno del campus, guidare l'efficienza operativa e fornire istruzione accessibile a tutti, con particolare attenzione verso i temi della sostenibilità. Utilizzando tecnologie che consentono esperienze fluide, touchless, intuitive, guidate da una comunità connessa, questi campus intelligenti colgono la vera sfida della Trasformazione Digitale, per fornire un servizio di altissimo livello all’intera comunità studentesca e non solo.

Un approccio digitale distribuito tra comunità civile e community universitaria permette, infatti, di aumentare la sostenibilità della regione di appartenenza, migliorando la student experience, student health, student safety e ottimizzando, al contempo, consumi, energia e risorse.

La raccolta, l’integrazione e l’analisi dei dati provenienti dall’uso della tecnologia IoT (IoT & Big Data) da ambo le fonti (città e università) crea una base dati di alta qualità che aiuta le amministrazioni centrali (Comunali, Provinciali, Regionali) e le istituzioni nei delicati processi di decision making, offrendo loro la possibilità di intervenire laddove vi sia necessità e al momento opportuno.

Elementi chiave degli smart campus:

  • Connessione wireless omnipresente: permette a studenti, insegnati, staff e visitatori di essere connessi in qualsiasi luogo del campus tramite i propri devices.
  • Classi Intelligenti: migliorano il coinvolgimento, la fidelizzazione e i risultati degli studenti.
  • Illuminazione intelligente: per l’efficientamento energetico e la sicurezza dell’intero campus.
  • Una soluzione integrata di gestione degli edifici per ridurre l'utilizzo delle risorse come acqua ed energia. (smart buildings).
  • Sensori GPS e Bluetooth: per facilitare la navigazione nel campus e nelle città.
  • Telecamere di video sorveglianza e un sistema di risposta di emergenza innovativo
  • Soluzioni di cybersecurity avanzate
  • Bus route management
  • Parcheggi intelligenti
  • Monitoraggio della qualità ambientale
  • Tool di analytics: contribuiscono a migliorare l’efficientamento del campus creando un'esperienza incentrata sullo studente, migliorando la soddisfazione e aumentando il tasso di fidelizzazione.
  • Piattaforme Blockchain: si sposano perfettamente con il network distribuito dell'IoT. La blockchain rappresenta un registro distribuito di informazioni nel quale i dati vengono certificati, resi fruibili a tutta la rete, immutabili, inviolabili e non modificabili dall'esterno.

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Conclusione

Gli Smart Campus consentono di portare risultati positivi promuovendo un coinvolgimento dinamico tra comunità differenti, dando luogo a nuovi modelli di business e flussi di entrate. Promuovono la cultura digitale di creazione e raccolta dati, ricavando informazioni utili da poter utilizzare nel processo di decision making e fornendo anche informazioni contestuali alle amministrazioni centrali sui comportamenti, sulle intenzioni e posizioni degli studenti all’interno dell’area universitaria e della città, così da poter garantire un adeguato livello di sicurezza. Inoltre, sono organizzazioni che si evolvono tecnologicamente nel corso del tempo, resistenti e resilienti, rispondono con estrema agilità ai cambiamenti e difficoltà derivanti dal contesto sociale ed economico mondiale. Infine, possono diventare modelli da seguire per progettare, implementare e testare soluzioni sostenibili che migliorano gli aspetti socio-ecologici, socio-economici delle comunità, delle regioni, delle città circostanti.  

Secondo la Rus (Rete università per lo sviluppo sostenibile), meno del 40% degli atenei italiani ha un riferimento alla sostenibilità nel proprio statuto. Va meglio se si guarda al piano strategico: qui la quota sale all’80%. Ma se si cercano obiettivi quantitativi, il dato scende nuovamente al 40%.

Ecco che dunque, i contributi derivanti dal piano PNRR uniti ad un utilizzo intelligente della tecnologia IoT e delle tecnologie ad essa connesse come la blockchain, possono rappresentare opportunità imperdibile per la realizzazione degli Smart Campus, di comunità all’avanguardia, digital native, che collaborano tra loro attraverso lo scambio di informazioni precise, puntuali, veritiere sulla vita dei propri studenti, docenti, membri dello staff e delle proprie strutture di appartenenza, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo di una società cittadina incentrata sulla sostenibilità.

Caterina Michelini

HR | Employer Branding & Digital Communication @Beta 80 Group

2 anni

Quando leggo questi articoli mi ritrovo a pensare affascinata a come sarebbe stata diversa la mia esperienza universitaria se avessimo avuto certi strumenti a disposizione

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