Squid Game: 3 lezioni "dal" - o - "per il" marketing -Episodio 2

"Episodio 2 – Il destino dell’uomo al centro (contiene spoiler)"

Di cosa parla, in definitiva, Squid Game? Della nostra società ingiusta, del potere del denaro, degli ultimi e degli esclusi, del divario enorme fra ricchi e poverissimi, di dominatori e dominati. Una realtà che esiste da sempre e in ogni angolo del pianeta, e che conosciamo bene, anche se giriamo la testa. Nei survival game va in scena una gara tutti contro tutti, ma a vincere sono i buoni sentimenti, e come spettatori ci immedesimiamo in chi piange e non nasconde le proprie crisi di coscienza, in chi mostra umanità e cura per gli altri, attenzione agli anziani e compassione per chi soffre.

La disperazione è riscattata dai legami familiari, la solidarietà ci commuove.

La lotta per la sopravvivenza trova eco nel mito sportivo della competizione, dell’uomo che primeggia tra avversità e peripezie in quanto meritevole, anche se la meritocrazia è spesso un falso mito alimentato da chi sta in cima per fare credere a chi sta in basso di avere una chance concreta.

La narrazione, dunque, si basa su temi che accompagnano l’esistenza umana da tantissimo tempo, e che diventano un fattore cruciale di immedesimazione contemporanea.

A vincere è il bisogno di un nuovo umanesimo, della riscoperta delle relazioni umane, di cui siamo stati privati nella pandemia, simboleggiati dalla scelta finale del protagonista di cercare giustizia.

Un nuovo umanesimo ed una riscoperta delle relazioni umane che deve essere sempre alla base del nuovo modo di fare marketing.

Vi aspetto al prossimo ed ultimo Episodio: "Il nuovo passaparola- Il potere dei social"