STORIE DI COACHING
Il mio obiettivo con queste storie, è quello di fare divulgazione e di far comprendere a chi non è ancora chiaro, quando è il momento di rivolgersi ad un coach e perché è cosi efficace!! Una storia al mese!
Ringrazio Maddalena Ramolini per la bella testimonianza e BUON WEEK END A TUTTI!
"1. Raccontami la tua esperienza: come mai hai deciso di affrontare un percorso di coaching?
Sin da quando ero piccola ho sempre avuto problematiche nella gestione della mia vita e diverse complessità emotive. Sono dunque una persona che, per funzionare bene, ha periodicamente o più assiduamente bisogno di un supporto e un aiuto esterno.
In questo caso, dopo la mia prima maternità e il conseguente rientro al lavoro, questa necessità si è presentata nuovamente.
Stavolta però sentivo il bisogno di qualcuno che fosse concentrato più sul presente e sul futuro rispetto al passato, che mi aiutasse a dirimere delle matasse nell’atto pratico e che lavorasse con me su obiettivi.
Avevo già sentito parlare del coaching ma avevo qualche riserva perché, lavorando nella comunicazione, so che molti si improvvisano coach pur venendo da settori differenti, con poca o nulla formazione alle spalle.
Ho scelto dunque una persona che fa questo lavoro già da vent’anni, laureata in psicologia sociale e che da allora si è sempre formata e ha sempre lavorato in questo ambiente. Mi sono trovata molto bene!
2. Cos'ha scoperto di nuovo di te che non sapevi?
Tante cose. Una su tutte: ho molte più risorse di quelle che credevo di avere e spesso, quando sono in una situazione di difficoltà, ho uno sguardo più lucido di quello che posso pensare. Tutto sta nel lasciare fuori le voci degli altri e soffermarsi sui fatti e su quello che dice la mia vera voce, quella interiore, che sa già la direzione da prendere. Basta ascoltarla, farla venire fuori.
3. Che cosa ha di diverso il coaching rispetto ad altre professioni di sostegno della persona?
Dunque, io ho un buon background perché in passato ho fatto psicanalisi junghiana, terapia comportamentale e counseling. Sicuramente la disciplina a cui si avvicina di più è appunto il counseling, ma è comunque diversa perché il counselor è sempre uno psicologo clinico e tende ad avere comunque quel tipo di approccio. Del coaching mi è piaciuto, e mi piace, l’estremo focalizzarsi sul qui e ora (anziché analizzare il passato per trovare delle risposte) il lavorare su obiettivi raggiungibili tenendo sempre presente la big picture ma non puntando solo su quella (cosa che genererebbe frustrazione), il fatto che ti dà risorse e piccole soluzioni anche pratiche per affrontare la vita di tutti i giorni. Anche lo sguardo sempre rivolto al futuro è una cosa che apprezzo molto. Ci tengo a precisare però che non è in alcun modo un sostituto della psicanalisi che rimane l’unica modalità per risolvere certe problematiche cliniche, il coaching è un’altra cosa. Lo ritengo un valido supporto per chi si trova in un momento di cambiamento, anche positivo, della propria vita e vuole capirci un po’ di più, riordinare le idee. "
E allora cosa aspetti ….Coaching? What else?
Per qualsiasi informazione o curiosità non esitare a contattarmi!
Senza impegno ti aiuterò a fare chiarezza e a capire se un percorso di Coaching è ciò che fa per te!!