#Storytelling didattico: nel fare impresa conta il "come"
Seconda giornata di meeting per gli apprendisti: in aula entra Fabio Melillo, titolare della Tabs Srl, piccola e giovane società intermediaria tra la case farmaceutiche a distribuzione globale e i produttori terzisti.
Alla sua esperienza, umana e lavorativa, calza molto bene il motto "Saremo umili ma impavidi" pronunciato da Sergio Marchionne nell'assumere la Direzione della Fiat (allora in crisi profonda): umile perché tutto è da guadagnare, e niente scontato; impavido perché non timoroso di chiedere, di osare.
Dopo quindici anni di esperienza nel settore farmaceutico, Melillo decide nel 2017 di aprire una sua società, sfruttando le competenze acquisite. Una decisione ben ponderata con l'aiuto esperto di un imprenditore amico. Per il primo anno, il bilancio si chiuderà in profitto, sebbene non siano certo mancate le preoccupazioni; il lavoro, tuttavia, si è rivelato interessante e stimolante, e soprattutto foriero di nuove riflessioni metodologiche.
Innanzitutto in merito alla natura della responsabilità individuale: il vero compito del lavoratore intraprendente consiste nel prendere sul serio i desideri senza soffocarli, verificandoli con il dato della realtà ma restando aperti alla risposta emergente, che potrebbe anche contraddire i progetti di partenza. Perché la verifica sia autentica, però, occorre che essa sia confrontata con una persona di fiducia.
In seconda battuta, Melillo ha intuito un caposaldo fondante della sfera lavorativa (ed esistenziale): da qualcosa si dipende sempre. Anche nel caso di un lavoro in proprio si dipende inevitabilmente dai clienti e dalle tempistiche da loro imposte, o dall'Agenzia delle Entrate e dalle sue formalità. Fare i conti con altro da sé, comprendendolo, è skill essenziale per un lavoratore responsabile e intraprendente.
Infine, sebbene avviare un'attività innanzitutto piacevole per sé sia desiderabile, in realtà non è tanto cosa facciamo a offrirci la soddisfazione cercata (perché altrimenti ne saremmo schiavi), quanto come facciamo ciò che ci compete: l'esperienza di libertà proviene dal fare del nostro meglio ogni singolo giorno.
Salutandoci, Fabio Melillo ha citato S. Francesco: "Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista". Un augurio prezioso di cui far tesoro anche nell'accogliere gli ospiti futuri.