Superbonus - Cessione del Credito a rischio per migliaia di imprese edilizie?
Il 26 Marzo 2024 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali.
In particolare, le disposizioni sono volte alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L’intervento si è reso necessario anche alla luce degli ultimi dati certificati dall’ISTAT, che hanno portato alla revisione del deficit relativo all’anno 2023 arrivando alla misura del 7,2 per cento, revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022.
Questo intervento, improvviso e imprevisto, ha gettato per l'ennesima volta dubbi sul tema Superbonus e causato forte incertezza a tutte le imprese edili che hanno eseguito lavori con lo sconto in fattura e si trovano in balia dello stallo dovuto al blocco commerciale dei crediti fiscali che rimangono incagliati.
Infatti la TUTELA DELLA FINANZA PUBBLICA, come citato nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri è un concetto molto forte che potrebbe superare qualsiasi diritto di categoria.
Il governo sembrerebbe avvicinarsi, ogni volta che va ad effettuare queste limitazioni, a tutti quei crediti fiscali già presenti e già fatturati da migliaia di imprese edili per impedirne o limitarne il commercio e la successiva compensazione.
Sappiamo benissimo che se questi crediti fiscali non venissero compensati ed utilizzati (per circa 120 miliardi di euro) l'erario avrebbe un gettito diretto in denaro che con il meccanismo della cessione del credito sarebbe invece pari a meno 120 miliardi.
Consigliati da LinkedIn
Il debito sarebbe consolidato definitivamente.
Il rischio c'è di vedere già tra un mese un ulteriore intervento limitativo che sarebbe devastante e l'unico modo per limitarlo è quello di affrettarsi ad effettuare operazioni di cessione del credito a player interessati per rientrare in possesso della liquidità.
Allo stesso modo il player (società di capitali) sarebbe disposto ad effettuare la successiva compensazione dei crediti in quanto capiente e tutelato dal D.L. 11/2023 sulla responsabilità solidale.