Telegram rompe gli schemi e si prepara a generare ricavi.
Sapete quando mi piaccia Telegram e non voglio ripetere qui i motivi per cui l'ho scelto come strumento di comunicazione principale e per la raccolta di informazioni e news, sia in ambito personale che di lavoro: sul mio blog trovate (a questo link) alcuni articoli che descrivono bene il mio pensiero.
E' di pochi minuti fa un messaggio di Pavel Durov, il creatore e CEO di Telegram, sul suo canale.
Pavel, in sintesi, ci racconta quanto segue.
La crescita di Telegram.
Negli ultimi anni Telegram è cresciuto molto, raggiungendo quasi 500 milioni di utenti attivi. La più semplice delle domande è: ma chi paga tutta l'infrastruttura e le persone necessarie a supportare questa crescita?
Fino ad oggi Telegram è stato finanziato con capitale personale dello stesso Durov, in pratica ha auto finanziato la propria startup (doveva avere un bel gruzzoletto da parte...!): il problema è che con questo ritmo di crescita, i soldi non bastano più.
E' necessario cambiare strada. La scelta di Telegram per crescere.
Quando un progetto raggiunge questi livelli di crescita, due principalmente sono le strade:
- Vendere la società
- Iniziare a guadagnare soldi
Il primo scenario è quello adottato da WhatsApp, venduta a Facebook. Opzione non contemplabile da Durov, che è sempre stato convinto nel perseguire la strada della libertà, vedendo quindi una possibile acquisizione come qualcosa che limita la privacy delle persone.
Telegram quindi inizierà a generare fatturato, soldi.
Il nuovo modello di business di Telegram: una nuova opportunità?
La scelta che viene delineata nel post di Durov per generare ricavi da Telegram si basa essenzialmente sul modello freemium, ovvero saranno aggiunte delle opzioni a pagamento. Durov sottolinea - cosa molto importante - che tutto quanto è gratuito oggi, rimarrà tale.
Un altro interessante dettaglio è quello dell'introduzione, il prossimo anno, della piattaforma Ad Platform, che permetterà a Telegram di gestire inserzioni pubblicitarie, non nelle chat private, ma nei così detti canali.
A quanto si apprende, i messaggi pubblicitari saranno "poco invasivi" perché risulteranno nel canale come messaggi standard ma soprattutto - e questa è una interessante novità per chi utilizza Telegram per le proprie attività di marketing - porteranno traffico al titolare del canale, in proporzione alla dimensione dello stesso.
"If Telegram starts earning money, the community should also benefit. For example, If we monetize large public one-to-many channels via the Ad Platform, the owners of these channels will receive free traffic in proportion to their size. Or, if Telegram introduces premium stickers with additional expressive features, the artists who make stickers of this new type will also get a part of the profit."
Personalmente penso possa essere un bella opportunità.
Avvocato aiuto imprenditori e professionisti a gestire la compliance aziendale (GDPR, 231/01, medical device) e a risolvere problemi con la Pubblica Amministrazione e di natura civile e commerciale. DPO&ODV, Real Estate.
4 anniInteressante, un poco più di trasparenza rispetto a WhatsApp (a FaceBook company).