Tempo: riflessioni tra Chronos e Kairos

Tempo: riflessioni tra Chronos e Kairos

Qualche giorno fa ho ricevuto una copia del pamphlet curato da Riccardo Balotta e devo dire che le riflessioni in esso contenute sul tema del tempo sono state una lettura stimolante e ricca di spunti.

Viviamo in un’epoca dominata da Chronos, il tempo che scorre inesorabile, fatto di scadenze, urgenze e produttività. Ma, come sottolinea l’editoriale di apertura, esiste anche un altro modo di vivere il tempo: Kairos, il tempo di qualità, il “momento giusto”, che dona significato alle nostre scelte e alle nostre azioni. Questa contrapposizione non è solo filosofica, ma ha un impatto concreto sulla vita quotidiana e sul lavoro.

Mi ha colpito, ad esempio, la riflessione sul fenomeno della cronofagia, la tendenza a lasciare che il tempo venga “divorato” da attività inutili o dispersive, spesso per una mancanza di consapevolezza. Nel pamphlet si suggerisce una via d’uscita: fidarsi di più, delegare, creare spazi di vuoto creativo (Ma, nella cultura giapponese), per ritrovare il tempo necessario a concentrarsi sull’essenziale. Non è forse questa una sfida cruciale per chiunque abbia responsabilità professionali o personali?

Un altro spunto interessante riguarda la retorica. In un mondo sempre più rapido e frammentato, recuperare l’arte della parola non è solo un esercizio di stile, ma una necessità. Comunicare in modo chiaro e autentico, saper persuadere senza manipolare, significa dare valore al tempo proprio e altrui, creando connessioni profonde e costruendo dialoghi che lasciano un segno.

Ringrazio Riccardo Balotta e tutti gli autori di questo pamphlet per aver affrontato un tema così complesso con competenza e passione. Le loro riflessioni mi hanno spinto a interrogarmi su come utilizzo il tempo – e su come posso migliorare questo rapporto.

Vi invito a fare lo stesso: fermarsi e riflettere sul tempo non è un lusso, ma un atto di consapevolezza che può trasformare il nostro modo di vivere e lavorare.

Buona lettura a chi vorrà approfondire e… buon Kairos!

Marco Cozzi ☁

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