TRA MERITO, DIRITTO DI SCELTA E SPERANZA DI REALIZZAZIONE PROFESSIONALE
Una foto del film "Una donna in carriera", di Mike Nichols (1988)

TRA MERITO, DIRITTO DI SCELTA E SPERANZA DI REALIZZAZIONE PROFESSIONALE

Vorrei sottoporre alla vs. attenzione questo video di Piazza Pulita dello scorso novembre 2017. Si riferisce a un esperimento condotto presso un'azienda di Roma che intende illustrare come ci approcciamo a un'offerta di lavoro trovata sul web.

Vi consiglio di guardarlo e poi di leggere il mio commento, e, se volete, di esporre la vostra opinione.

Piazza Pulita - Colloqui a Roma

Trovo che il video sia poco ricalcante la realtà attuale delle persone che cercano lavoro. Soprattutto si intende dare implicitamente un giudizio negativo al comportamento tenuto dai candidati, che peraltro vengono portati in qualche modo ad assumere questo atteggiamento, probabilmente per raggiungere la finalità del programma: confermare che i giovani di oggi sono svogliati, "choosy" come siamo stati infelicemente definiti.

Nel video infatti si vedono persone che non si presentano a colloquio, che hanno interrotto gli studi, che vogliono abbandonare un lavoro "troppo faticoso", etc etc.

Io penso che:

- pur avendo risposto a un annuncio, una persona è perfettamente libera di NON presentarsi, senza addurre motivazione alcuna. Può aver avuto problemi oppure semplicemente aver cambiato idea. Il fatto di non presentarsi a un colloquio di lavoro NON implica che una persona non abbia voglia di lavorare:

- se si sono interrotti gli studi, è certo o quasi certo che non si è meritevoli per un posto di lavoro in cui al minimo si richiede un Diploma, ma non è assolutamente detto che una persona non sia titolata per svolgere il ruolo di cameriere in un ristorante che serve panini;

- è giusto richiedere il curriculum e si fa una brutta figura se ci si presenta senza. Detto questo sarebbe corretto da parte dell'azienda che fosse specificato di portare con sè una copia del cv stesso. Anche perchè di solito siti come Bakeka richiedono di inserirlo. Per questo è possibile che uno pensi "Tanto il cv ce lo hanno di già!";

- ritengo assolutamente scorretto, per una candidatura come quella presente nel video, che si vada a richiedere il nostro livello di cultura generale. Sarebbe ovviamente opportuno che tutti noi sapessimo chi è il ns. Presidente del Consiglio, ma al fine di accaparrarsi un posto di lavoro come quello io credo che non sia assolutamente necessario, e una domanda del genere è assolutamente superflua e anche un po' pretestuosa.

Mi arrabbio molto quando sento dire che "ci sono offerte di lavoro ma nessuno risponde". Perchè pur trovandoci in situazione di crisi, di disoccupazione, abbiamo tutto il diritto di scegliere il meglio per noi stessi, se le condizioni della vita non ci impongono diversamente.

Una persona laureata, per esempio, ha il Diritto di cercare una posizione lavorativa attinente alla sua istruzione. Solo per il fatto che ha investito i suoi soldi nella formazione, lo Stato ha (o dovrebbe avere) l'obbligo di farle tornare qualcosa indietro. E questo "indietro" si chiama MERITO, SPERANZA CONCRETA DI REALIZZAZIONE.

Mi piace a tal proposito citare ciò che il sito www.unaparolaalgiorno.it ha espresso in merito al vocabolo "choosy". Chi scrive nel sito così si esprime: 'Articolo 4, comma 2 della Costituzione: "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società." Possibilità o scelta. Quindi ogni cittadino ha il dovere di essere choosy'.

Mi piace molto questa interpretazione, perché prendendo a riferimento il reale significato di questa parola anglosassone, ci invita a riflettere su un tipo di cultura propria per esempio dell'Inghilterra o degli Stati Uniti e di cui dovremmo appropriarci: cercare di realizzare se stessi con una professione che valorizza le nostre inclinazioni, i nostri talenti, e che costituisce il punto di arrivo del nostro "sudore versato sui libri" è la chiave di successo di una Società che innesca processi economici, culturali e politici di tipo virtuoso.

Da un'altra prospettiva direi: dovremmo iniziare a pensare che è il nostro Paese a impedirci di Lavorare per come vorremmo e non Noi a rifiutarci di farlo.

Non miglioreremo le nostre possibilità se ci adagiamo alle possibilità mediocri che questo nostro paese ci permette di avere, ma forse miglioreremo se CHIEDIAMO a GRAN VOCE di avere ciò che meritiamo davvero.

Trovate altri miei post intorno all'argomento Lavoro all'interno della mia pagina FB "Elaborazione Cv e Selezione Offerte di Lavoro".

Letizia Magnolfi

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