Trecentoventi miliardi di dollari tra multe e risarcimenti per frode finanziaria pagati in poco più di due anni dalle prime 10 banche del mondo
Nemmeno l’industria petrolifera e quella chimica, le più esposte ai grandi rischi legali sugli scandali ambientali, sono finora riuscite a collezionare in un arco di tempo così breve un catalogo di infrazioni e di sanzioni tanto pesante. (art. di Alessandro Plateroti modificato)
In realtà, a dieci anni di distanza dallo scandalo dei subprime e dal crollo di Lehman, il «contatore degli abusi» di Wall Street continua a girare velocemente: dopo i 400 miliardi di dollari complessivamente patteggiati e pagati dalle banche americane e dalle grandi concorrenti europee, un’altra cascata di miliardi sta per entrare nelle casse del Governo e nei vari fondi per gli investitori truffati: sulla base delle inchieste, delle cause e dei processi in corso almeno un altro centinaio di miliardi di dollari sono in gioco sul tavolo della giustizia. Per quanto scottate dai grandi scandali, dalle multe e dalle inchieste federali, le grandi istituzioni finanziarie protagoniste della crisi non sembrano affatto pentite o spaventate dalla stretta della giustizia. Parliamo di JP Morgan, Bank of America, Goldman Sachs, Wells Fargo, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Barclays, solo per citare le banche più colpite dalla scure del governo. Non a caso, solo negli ultimi 12 mesi, il dipartimento di giustizia americano ha multato tre grandi banche europee per 19 miliardi di dollari. Deutsche Bank e Credit Suisse sono state colpite da sanzioni per un totale di 12,5 miliardi di dollari, di cui 7,5 sulla sola banca tedesca, mentre la Royal Bank of Scotland ha accettato un accordo extragiudiziale da 5,5 miliardi di dollari per la vendita dei derivati subprime alle famiglie ai piccoli investitori. . «Nel solo 2016 - speiga Moody’s - gli accantonamenti bancari legati alle inchieste sono ammontati 19 miliardi di dollari rispetto ai 33 miliardi del 2015 e al picco di 59 miliardi nel 2014». Ma il “male” non finisce qui. La Deutsche Bank è ora sotto inchiesta penale per illeciti commessi in Russia e quattro ex dirigenti di Barclays sono sotto inchiesta per presunti illeciti nella raccolta di capitali dal Qatar nel 2008. La Federal Reserve, da parte sua, ha appena multato la banca francese BNP Paribas per 246 milioni di dollari per illeciti sui derivati. Tra un caso l’altro, Moody’s ritiene che altri 220 miliardi di dollari tra sanzioni e indennizzi sono in gioco nell’ultimo round di trattative tra i legali delle banche e gli avvocati delle autorità di vigilanza. Circa 120 miliardi di dollari sono il”preventivo” consegnato dal Dipartimento alla Giustizia alle grandi banche americane (Jp Morgan, Bank of America, Wells Fargo) mentre il resto pende sul capo dei «soliti noti» con base nella City: Barclays, Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank e un paio di banche svizzere e francesi. Per gli azionisti significa altri salassi in arrivo.