TRIBUTO AD UN UOMO CHE SUONA TUTTO, ANCHE I MANICI DI SCOPA! (John Paul Jones) - Ovvero l'elogio del "mediano".
Chi mi conosce sa bene della mia sfrenata e disarmante passione per la musica, tutta, suonata, ascoltata, vissuta, studiata, mangiata avidamente.
Tra tutto il baillame di questi giorni, voglio dedicare questo post ad un musicista che secondo me è uno dei più grandi al mondo, John Paul Jones ovvero il bassista, tastierista, e "tuttista" dei Led Zeppelin. Rimasto sempre un passo indietro rispetto ai frontmen Robert Plant e Jimmy Page, è stato il manager, l'arrangiatore, il produttore, il tecnico del suono, il bassista, il chitarrista, il suonatore di zufolo, ocarina melodiosa, manico di scopa etc etc di quel quartetto che ha messo gli scarafaggi e le pietre rotolanti in un cantino e ha detto cortesemente loro di ascoltare e poi fare una riflessione allo specchio (senza nulla togliere agli "istituzionali" Beatles e ai roboanti e amati Stones ovviamente).
Per rappresenta l'elegia del vero e sostanziale leader.
JPJ un esempio di mediano alla Oriali cantato dal Liga, che prende le botte e magari poi finisce a vincere i mondiali, sempre là nel mezzo a macinare note basse, senza le quali, la chitarra di Page o la voce di Plant sarebbero solo belle canzoncine senza anima. La ritmica di JPJ, ben sorretta dal treno di batteria di Bonzo Bonham (RIP) era il 60% minimo del sound Zeppelin, dove la voce diventa il fioretto e la chitarra la spada che ti affetta senza troppi complimenti il cuore.
Vederlo anziano ancora a dividersi tra un tot di strumenti e ricevere a Washington i Kennedy Center Honors, onorificenze riservate a chi, nel corso della propria carriera nello show business, ha arricchito la cultura americana, mi ha riempito di gioia. Loro i quattro diabolici rockers che negli anni 70 hanno messo a ferro e fuoco (in senso meravigliosamente splendido) le arene di tutto il mondo, venduto centinaia di milioni di dischi, hanno il loro mediano, oggi ancora attivo su tutti i fronti, produttore arrangiatore e fine musicista sperimentatore, un mediano di razza che non solo ha vinto tanti mondiali, ma ci offre un assist di quello che il Bruno Conti dell'82 calcistico avrebbe sicuramente raccolto e insaccato: la musica è grande cultura, fatta di passione, impegno, lavoro, tanto lavoro, dove la star, senza chi la tiene alta nell'empireo, sarebbe poco più che un vincitore dell'ennesimo X-Sfactor.
Grande sei JPJ, leader vero e di spessore! Evviva il basso, il tuo basso...che detto da un chitarrista vale doppio...anzi triplo! #LongLifeZOSO