[SMOKO] - TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI

[SMOKO] - TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI

Non possiamo negarlo,

le emozioni sono super importanti.

Sia che parliamo della mente, dei rapporti interpersonali che del marketing di un prodotto.

Sono le emozioni a rappresentare lo stimolo che spinge una persona a compiere delle decisioni, comprese le scelte d'acquisto.

Secondo alcuni esperti, la scelta d'acquisto è composta da meccanismi razionali e consci solo per il 5%.

Il marketing emozionale risulta vincente oggigiorno perchè tiene in considerazione del cambiamento nel vedere e vivere il mondo delle persone: la società odierna è tattile, multimediale e digitale, reputa più importante l'esperienza e la percezione del prodotto e soprattutto le emozioni e l'esperienza che genera durante e dopo il suo acquisto, rispetto alla funzione reale del prodotto stesso.

Per questo motivo il cliente non baserà le proprie decisioni d'acquisto sulle caratteristiche tecniche e funzionali del bene o se effettivamente quel prodotto può essere utile per soddisfare i suoi bisogni ma piuttosto si concentrerà sul desiderio di possederlo e sull'esperienza, sulle emozioni e sensazioni che il prodotto e l'environment gli faranno vivere.

Fra qualità intrinseca, quella oggettiva del prodotto, e riconosciuta, quella che i consumatori percepiscono e sono disponibili a pagare, c'è la stessa differenza che tra successo e insuccesso.

E' possibile gestire le leve irrazionali dell’acquisto generando nel consumatore percorsi sensoriali; ecco quindi che il cliente può assaggiare il prodotto, annusare profumi che lo riportano alla sua infanzia, vedere un video emozionante, interagire direttamente e fisicamente col prodotto.

L’obiettivo resta sempre uno: emozionare, coinvolgere, creare relazione. Per farlo le storie sono il veicolo migliore, specie se raccontano di conquiste e di vittorie, di sacrifici e di obiettivi raggiunti, alternando personaggi famosi a gente comune.

SI, MA COME FARE?

Ecco da dove partire:

01 - SENSE EXPERIENCE

Le sense experience sono quelle esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale, quindi i 5 sensi (vista, udito, tatto, olfatto e gusto). Gli stimoli sensoriali risultano essere molto efficaci in quanto esercitano una forte influenza sul cliente, il quale, una volta attratto, avrà una piacevole impressione del prodotto o servizio.

I punti vendita che si equipaggiano di strumenti di marketing sensoriale riescono ad aumentare le vendite del 30%-40%. L’Università di Rockefeller ha realizzato uno studio sulla nostra capacità di ricordare e assimilare. La ricerca ha dimostrato che l’essere umano ricorda il 5% di cio’ che vede, il 2% di cio’ che ascolta, 1% di cio’ che tocca e ben il 35% di cio’ che sente (odore).

02 - ACT EXPERIENCE

Esperienze che coinvolgono la fisicità; l’act marketing si riferisce alla persona nel suo complesso (mente e corpo). 

I messaggi motivazionali, persuasivi e istintivi spingono i consumatori ad agire in modo diverso dai loro standard, a provare cose nuove per cambiare in meglio la loro vita. 

03 - THINK EXPERIENCE

Eperienze creative e cognitive. Il marketing creativo e cognitivo attira i clienti sfidandoli e offrendo loro esperienze di problem solving spingendoli ad interagire in modo cognitivo e/o creativo con l’azienda ed il prodotto. In questa tipologia di marketing gli stimoli sono più duraturi rispetto agli altri, utilizzano maggiormente l’informazione testuale e propongono spesso domande ma bisogna porre attenzione che il cliente non si senta sfruttato dall’azienda.

04 - RELATE EXPERIENCE

Esperienze che pongono il soggetto in relazione con un gruppo o community. Il marketing relazionale unisce i singoli consumatori creando una relazione con il proprio io ideale, con le persone che lo circondano e con il contesto culturale.

La leva principale è il profondo desiderio di progresso personale sia del proprio stato socio-economico che della propria immagine. Gli stimoli relazionali evidenziano che un gruppo di persone che può essere identificato in un target customer, associati da interessi o aspirazioni comuni.

05 - FEEL EXPERIENCE

Esperienze che coinvolgono sentimenti ed emozioni, a volte anche quelli più intimi.

Da qui nascono le campagne “feel good” utilizzate dai brand per entrare in sintonia con i consumatori, per collegare le loro esperienze emozionali ad un prodotto o ad un servizio. Gli stimoli emozionali sono molto frequentemente “parti di vita”, cioè momenti che aggiungono, in modo graduale, delle emozioni all’esperienza.

Questi accorgimenti sono validi non solo per il grande brand ma anche per la piccola media impresa.

Dal bar sotto casa alla pizzeria all'angolo.

Il primo passo è quello di vedere il rapporto con il cliente e con il proprio team di lavoro come una relazione bidirezionale, non come qualcuno da convincere ma, semmai, da coinvolgere.

Scontato? Credetemi, non lo è.

È necessario personalizzare la comunicazione che non deve essere collettiva e generalizzata; dare del tu all’interlocutore può essere una strada. 

Questo è ciò che ci rassicura e che ci permette di conoscere il Mondo.

E quando parlo di comunicazione intendo anche quella interna all'azienda. Perchè tutto nasce da qui. Il marketing emozionale o qualsiasi altra strategia di vendita deve partire dalle emozioni del nostro team di lavoro.

Conosciamo i nostri dipendenti o il nostro vicino di scrivania?

Iniziamo ad esaltare il talento di ogni persona che può raggiungere e comunicare lo spirito essenziale e identitario dell'azienda e poi magari del cliente, dei suoi prodotti o dei suoi brand.

Deleghiamo, responsabilizziamo il nostro team. Facciamoli parlare. Facciamoli sbagliare. Facciamoli "ideare". Mescoliamo le carte.

Creiamo strutture dinamiche con dei target personali ed aziendali.

Curiamo i nostri store ed uffici. E' il codice attraverso il quale si esprime l’identità del brand al team e al cliente. E' lo spazio dopo la camera da letto che viviamo di più.

Creiamo un rapporto di fiducia con le persone che ci stanno attorno. Facciamole interagire direttamente con il brand. Coinvolgiamole.

La birra il venerdì sera non è una brutta idea, ma possiamo fare di più.

Insomma, cominciamo a guardarci dentro (azienda) per poi esprimerci al meglio fuori (cliente).

Cominciamo ad amare il nostro lavoro. Il vero marketing è far entrare le persone nel nostro mondo.

TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI MA E' ANCHE BUSINESS.



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