Ulteriori misure di flessibilità straordinaria per l’uso dei Fondi SIE in risposta al COVID_19

A quanto pare Pollicino bazzica anche a Bruxelles ultimamente….

Con la Comunicazione COM(2020) 138 final del 02 aprile 2020, la Commissione europea mette sul piatto degli Stati membri ulteriori facilitazioni e maggiore flessibilità nell'uso dei Fondi SIE in risposta all'emergenza sanitaria “europea” causata dal COVID_19.

Questa volta non parliamo di risorse aggiuntive, ma di maggiore flessibilità per l’uso dei fondi già impegnati dal bilancio europeo per l’attuazione della Politica di coesione attuata dagli Stati membri attraverso i programmi operativi finanziati dai Fondi SIE.

Di seguito una estrema sintesi delle principali novità:

  1. Possibilità di portare in via temporanea il cofinanziamento dei Fondi SIE al 100% per il periodo contabile 2020-2021 (dal 01 luglio 2020 al 30 giugno 2021) per uno o più assi prioritari dei PO FESR, FSE e FC (necessaria comunque la riprogrammazione e l’approvazione della CE);
  2. Maggiore flessibilità nei trasferimenti tra fondi e tra categorie di regioni per indirizzare le risorse verso i territori maggiormente colpiti limitatamente al 2020 (necessaria comunque la riprogrammazione e l’approvazione della CE)…..Bruxelles chiama Provenzano o viceversa?? Fatto sta che la Commissione mostra molta cautela in proposito dato che l’eventuale distrazione di fondi dalle Regioni meno sviluppate verso quelle più sviluppate (maggiormente colpite dall'emergenza sanitaria produrrebbe conseguenze di lungo termine sicuramente preoccupanti per la complessiva strategia di sostegno della Politica di Coesione);
  3. Esenzione dall'applicazione dei requisiti di concentrazione tematica….la S3 a quanto pare può aspettare!!;
  4. Evitare di modificare gli Accordi di partenariato….le modifiche dei PO potranno avvenire a prescindere da quanto previsto negli accordi;
  5. Posticipata la trasmissione dei RAR 2019 e gli adempimenti conseguenti al 30 settembre 2020;
  6. Semplificazioni ulteriori nell'uso degli strumenti finanziari, il cui perimetro operativo potrà essere modificato senza dover preventivamente espletare alcuna valutazione ex-ante. Si può quindi estendere l’operatività dei fondi all'intervento sul capitale circolante senza provvedere preliminarmente alla valutazione ex-ante;
  7. Facilitazioni nell'uso di metodi di campionamento non-statistico nell'esecuzione delle attività di audit;
  8. Estensione del perimetro operativo degli strumenti finanziari al capitale di rischio anche per il FEASR entro un massimale di 200.000€;
  9. Consentito l’uso del FESR per il sostegno ad imprese in difficoltà, a determinate condizioni, nell'ambito del Quadro temporaneo di sostegno previsto per il COVID_19;
  10. La Commissione raccomanda agli Stati membri di introdurre misure e facilitazioni a garanzia della continuità degli investimenti in corso di realizzazione (….ne avevamo già rappresentato il bisogno, speriamo che gli enti finanziatori siano sufficientemente accorti nel non vanificare gli sforzi fatti sinora!!);
  11. Utilizzo della clausola di “forza maggiore” per consentire ai beneficiari derogare a regole specifiche ….. chissà se si può leggere tale disposizione anche in riferimento agli appalti….dubito…;
  12. Estesa la possibilità di ammettere a finanziamento operazioni integralmente completate (art. 25a7) – limitatamente alle operazioni attuate in risposta al COVID…..speriamo senza lasciare troppi spazi all'estro creativo degli “spondisti”!!
  13. Prevista maggiore flessibilità in fase di chiusura finanziaria dei PO….non si sa bene in che termini…staremo a vedere!!
  14. Accordata una deroga parziale al meccanismo di disimpegno automatico per le richieste di pagamento non eseguite in tempo utile per cause di forza maggiore. Il COVID viene considerato tale. Consentita una deroga plafonata ad 1 mln/€ definita in modo aggregato….non è ben chiaro come funzionerà questa deroga.

Anche sul lato del FEAMP le novità non hanno tardato ad arrivare….

Con Comunicazione COM(2020) 142 final di pari data, la Commissione ha introdotto ulteriori novità importanti anche nel settore della pesca e dell’acquacoltura….settori fortemente colpiti dall'emergenza sanitaria, forse più di tanti altri!!

Tra le modifiche proposte, quella sicuramente maggiormente degna di nota è l’estensione del sostegno transitorio previsto per i pescatori, anche a favore degli operatori dell’acquacoltura e la possibilità di utilizzare le misure per il fermo transitorio e per quello definitivo senza limiti di importo fino al 31 dicembre 2020.

Insomma, il giudizio di queste proposte di modifica è sicuramente più positivo rispetto agli emendamenti di pochi giorni fa.

La palla si sta spostando sempre di più nel terreno degli Stati membri…..vedremo come sapranno utilizzare al meglio queste deroghe o contribuire a determinarne delle nuove nelle sedi pertinenti, dato che si sa…le istituzioni europee non sono popolate da marziani come forse in tanti pensano!!!

Giovanna Cozzolino

funzionario presso COMUNE DI NAPOLI

4 anni

Ottima sintesi

Gianluca Letizia

Project manager consulenza alla PA - programmi UE e capacità istituzionale

4 anni

Condivido due tue preoccupazioni. La prima è relativa al rischio di spostamento delle risorse dalle regioni in ritardo si sviluppo a quelle più sviluppate, cosa che indebolirebbe alla base là politica di coesione e su cui occorre vigilare, ed il rischio di incrementare i progetti sponda, laddove la fantasia degli ‘spondisti’ è sempre superiore all’immaginazione di noi comuni mortali. Più in generale, le risorse di contrasto al Covid dovrebbero essere aggiuntive, anche perché spostarle da una parte significa distoglierle dall’altra ed imprese, persone e professionisti in difficoltà ci sono in tutti i settori.

Sonia Ermini

Consulente presso EY

4 anni

Grazie per la sintesi!

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